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Tanti auguri, Gianni Rodari
“Se c’è una logica esiste anche una fantastica”. Poche parole ma fondamentali, sono state queste del Novalis, filosofo tedesco del ‘700, ispiratore di Gianni Rodari. E come esistono regole per la logica, Gianni Rodari ha cercato di codificare le “regole” per usare la fantasia. In primis, i bambini non potevano entrare a scuola sorridenti e poi stare seduti ai banchi, tristi, con il timore di un maestro saccente, il cui unico dovere era imporre nozioni. Impossibile amare una scuola così.
I decreti ministeriali che hanno modificato la scuola dall’unità d’Italia hanno portato a ridurre fortemente l’analfabetismo, ma l’amore per la lettura e per lo studio, come un bene primario di necessità al pari del cibo e del sonno, è iniziato con Gianni Rodari. Non di facile lettura, intendiamo, ma di grande chiarezza, e giocando con le parole, Gianni Rodari crea strumenti fondamentali per aprire una finestra sulla “fantastica”, rompendo le regole della “logica”. I lettori di Rodari sono anche adulti, perché è uno scrittore per tutti, capace di allineare alle sue storie gusti e consumi culturali.
Tante iniziative al via per festeggiare i 100 anni dalla nascita: Daniela Marcheschi ha curato uno straordinario Meridiano Mondadori dedicato interamente all’opera di Gianni Rodari, la casa editrice Einaudi, con la quale Gianni Rodari ha collaborato per numerosi anni, ha coinvolto con la cura di Gaia Stock, cento illustratori per cento storie e filastrocche, una chicca di libri per bambini e la scrittrice e storica Vanessa Roghi ha scritto “Lezioni di Fantastica – Storia di Gianni Rodari”, un libro che ripercorre la vita di Rodari, attraverso la storia politica, economica e scolastica dell’Italia dal 1920 al 1980.
Mostre, esposizioni, programmi televisivi… di tutto e di più per festeggiare quest’uomo gentile e geniale che ha rivoluzionato in punta di piedi la letteratura per l’infanzia.
Per ulteriori informazioni su tutte le iniziative in corso, vi suggerisco di consultare il sito https://100giannirodari.com/.
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