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Storia di una valigia

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“Una valigia non è un oggetto qualsiasi. Al suo interno può contenere una gran quantità di cose, oppure niente. Può essere un’inutile carabattola, o trasformarsi in un autentico tesoro.”.

di Loredana Simonetti

 

Nùria Parera Ciuriò pubblica in questi giorni il libro per ragazzi “Storia di una valigia” e con esso rappresenta uno spaccato di vita europea tra la Grande Guerra e la fine del nazismo.

All’inizio del XX secolo, un giovane contadino Magì della valle dei Pirenei prepara il corredo per la figlia Maria e lo ripone in una valigia, confezionata con le sue stesse mani. La valigia conterrà per lungo tempo i ricordi della ragazza, dopo il suo matrimonio, finché Maria non la regalerà a Salvador, un giovane ambulante che girava con la macchina da presa e film di celluloide. La valigia intraprende nuovi viaggi attraverso la storia: diventa il bagaglio di Joan, nipote di Salvador, che andrà a Barcellona a lavorare, mentre nel resto dell’Europa iniziava la Grande Guerra.

Sono tempi di grandi cambiamenti e Joan segue i suoi ideali, andando a combattere nella guerra civile spagnola. Chiede alla sua fidanzata Violeta, di fuggire, riponendo nella valigia tutte le cose più importanti. È sempre la stessa valigia, che accompagna i personaggi del libro, fino a diventare essa stessa una culla per una bambina ebrea in un campo di deportazione nazista.

Suggestiva la vicenda di ciascun personaggio che conserva sempre la valigia, protagonista del libro, fino a riutilizzarla per nuovi scopi, migliori dei precedenti, e intraprendere nuovi viaggi a favore di una vita migliore.

 

Storia di una valigia
Nùria Parera Ciurò
ill. Marìa Hergueta
Trad. Sara Margherita Cavarero
Beisler Editore
pp. 88
€ 16,00

 

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