Lo Zibaldone
Storia della Discomusic
Sono state fenomeno di massa negli anni ‘80. Eccessive, sfrenate, ideali per divertirsi e collezionare nuove avventure. Ma le discoteche ultimamente chiudono i battenti. E, complice la crisi, hanno smesso di risplendere. Se nel 1995 erano più di 5mila oggi non arrivano a 2500 in tutta Italia. C’è il rischio che, dello splendore di quelle notti, si conservi solo uno sbiadito amarcord. Ecco perché merita un plauso il libro edito da Arcana La disco, storia illustrata della Discomusic. Perché troppo spesso la discomusic è stata tacciata di essere vuota e priva di contenuti , declassata a musica di serie b. In realtà la discomusic, così spensierata , disinibita e briosa, è stata un melting pot di portata non certo inferiore alle correnti musicali politicamente corrette: nel suo immenso universo confluivano culture razze e realtà minoritarie, etnniche e sessuali, tra le più disparate, veicolate ed unite dal rito collettivo della danza e dell’espressività individuale. In questo monumentale viaggio ad opera di Andrea Angeli Bufalini e Giovanni Savastano (libro dedicato a Donna Summer e condito da una intervista a Giorgio Moroder) i lettori ripercorreranno l’intera storia della discomusic, partendo dalle origini . Parliamo del 1974, quando Never can Say Goodbye di Gloria Gaynor debuttava al n°1 dell’appena istituita Disco Action, classifica dei brani più gettonati delle discoteca . Da quel momento, la discomusic sarebbe diventata sempre più popolare, spinta dai gettonatissimi pezzi di mostri sacri come Barry White e la sua Love Unlimited Orchestra, , Isaac Hayes, le già citate Donna Summer e Gloria Gaynor (portata al successo proprio da Moroder), Kool & the Gang. La discomusic divenne febbre del sabato sera: il successo planetario dei Bee Gees divenne un fenomeno di costume grazie ai film ‘Stayin’ Alive’ e ‘La febbre del sabato sera’. Non mancano poi gli autori famosi per un solo brano (George McRae con Rock Your Baby o Van McCoy con The Hustle , tanto per citarne alcuni). Un libro imperdibile per chiunque capisca che anche ballare a ritmo di disco music è arte umana.

You must be logged in to post a comment Login