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“Schegge: Ci sono storie che ti entrano dentro”, l’appassionante raccolta di racconti di Pierferrè

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2 settimane ago

2 Maggio 2024

«Jack che terrorizzava la famiglia, Jack il manager vincente, lui che odiava rabbiosamente sé stesso, sfogando l’ira sui suoi cari. Adesso era in preda al terrore, misto al dramma della consapevolezza. Jack, sentiva, Jack provava dentro un dolore lancinante per ciò che aveva fatto; soffriva, ma sapeva che non era ancora finita. Avvertiva, nel suo io più profondo, di avere ancora molto da espiare. La sua coscienza cresceva minuto dopo minuto, parola dopo parola, in un turbinio di spaventose emozioni, di prostrazione, il tutto misto a una fievole luce di amore verso la sua famiglia. Sentiva di aver fallito come padre, marito, e, soprattutto, come essere umano»: questa drammatica citazione è tratta da “Jack”, uno dei sette racconti presenti nella raccolta “Schegge: Ci sono storie che ti entrano dentro” di Pierferrè. Un’opera ricca di momenti di tensione in cui si è consci che si possa ribaltare tutto in un istante, e che i personaggi possano andare incontro a situazioni complicate, pericolose, a volte letali. E quegli stessi personaggi possono essere tutto e il contrario di tutto: possono indossare maschere che aderiscono perfettamente al loro volto ma che prima o poi verranno strappate, rivelando l’inganno; sono figure complesse, spesso dilaniate da dolori atroci o da sensi di colpa annichilenti – come accade a Jack – o ancora da tormenti esistenziali che li spingono sempre più vicini al baratro. La raccolta è intitolata “Schegge” perché era interesse principale dell’autore quello di presentare dei brevi racconti che fossero affilati come, appunto, delle schegge, e che quindi penetrassero nella mente e nel cuore del lettore come taglienti frammenti di verità. Nella storia prima menzionata, “Jack”, ad esempio, si parla della piaga della violenza domestica proponendo i punti di vista sia della vittima, che in questa vicenda si ribella, sia del carnefice che, messo alle strette, comincia a comprendere il male che ha fatto; attraverso la voce ferma e implacabile della moglie, Jack rivive le sue violenze, e sente per la prima volta le emozioni di chi le subiva: le parole, anche loro come schegge appuntite, gli straziano l’anima. Nella raccolta sono presenti anche storie più leggere, come quella intitolata “Oliver”: in questa occasione ci immedesimiamo nello sguardo di un cagnolone che si ritrova a vivere una spiacevole avventura a causa della cattiveria umana, e che farà di tutto per tornare a casa da coloro che ama; vi sono inoltre racconti dedicati agli amanti dell’azione pura, come quello intitolato “Ares”, in cui incontriamo un cecchino di professione, intento a fare i conti con la sua moralità.