Connect with us

Articoli

Sandra Vezzani, “L’azzurro sopra”

Published

on

Sandra Vezzani, poetessa e autrice di L’azzurro sopra, Aletti Editore, esplora i temi della vita, della speranza e del dolore attraverso versi che invitano alla riflessione profonda. Il libro, edito da Aletti Editore e selezionato per Casa Sanremo Writers 2025, si distingue per la capacità di catturare le sfumature dell’esistenza umana, combinando poesia e introspezione.

L’azzurro sopra si apre con immagini di un cielo e un mare vasti e senza confini, che sembrano rappresentare uno spazio di introspezione. Cosa l’ha ispirata a scegliere questi elementi naturali come simboli principali delle sue poesie?

Mare e cielo pur con tutte le sfumature evocano il colore azzurro, danno l’idea dell’infinito, ci ricordano le nostre gioie ma anche le paure. Pensiamo al mare dei nostri martoriati giorni, in cui si assiste a sbarchi e a viaggi disumani per approdare.  Le onde che sembrano accarezzare l’uomo, nascondono spesso una mano gelida che lo prende per il collo e lo fa sprofondare nei suoi abissi. IL cielo è invece un mare al contrario, per noi è il luogo dell’azzurro e dell’infinito, delle nuvole, dei sogni, delle stelle, della vita oltre la vita. E dunque le mie poesie restituiscono la complessità della vicenda umana alla ricerca dell’anima, del divino, in virtù di uno sguardo orientato oltre la successione del tempo e del visibile, uno sguardo che attraversa il silenzio per attingere a quella fonte   di vita che è la parola. Parola chiave, dunque, l’azzurro che rimanda al tema della ricerca interiore, introspettiva, presente e costante in ogni essere umano a prescindere dalla sua cultura o dal suo status, dai suoi valori e dalle sue aspirazioni. Una ricerca individuale che si nutre della propria esperienza senza tuttavia tralasciare il contesto e il patrimonio di conoscenze della società in cui vive.

La sua raccolta affronta temi come la perdita, la speranza e il passare del tempo. Quale messaggio spera che i lettori possano trarre dai suoi versi riguardo alla resilienza e alla ricerca di serenità?

La mia poesia si prefigge di dare voce a temi dolorosi come l’addio, il rimpianto, la morte e usa la parola come pensiero. Un pensiero poetico va e viene, vive e muore, un poco come la vita, come l’amore. Portare in parola un addio o un rimpianto è un po’ ripercorrerne l’esperienza umana, tentando di ricostruirne un senso, portando a galla le suggestioni.  Un addio oltrepassa il potere della parola, diventa immagine, misura del tempo, antidoto contro la presunzione di eternità di una vita. Ed è in quest’esilio, all’ombra di una certa luce che ci aveva abbagliato che ci concediamo di lasciare andare l’orgoglio, la pretesa nei confronti di un altro, l’illusione di essere quella tessera invisibile e necessaria al suo esistere, quell’irrinunciabile pezzo mancante. La poesia è intimità.  Quel che conta è far arrivare al lettore immagini, autenticità.  Poesia è “pancia che ribolle”: solo così si può descrivere l’epifania che si crea quando ci si sente a proprio agio nei versi di un poeta, quando quei versi sono capaci di costruire una piccola “casa” fuori da ogni tempo e ogni luogo conosciuti, in cui si instaura una condizione di particolare vicinanza, in questo caso emotiva, tra due anime.

Nel libro, l’amore viene descritto sia come forza positiva che come fonte di sofferenza. Come vede l’amore nella sua vita e nella sua poetica? E quali sono le sfide per tradurre queste emozioni in parole?

In alcune sillogi rappresento l’amore come un viaggio tra il cuore e le stelle, una sorta di sinfonia che mi aiuta a vivere di giorno in giorno. L’amore è forza ma può essere al tempo stesso tempesta, pesante macigno, tetra notte senza fine, angustiato grido contro tutto ciò che era. Il filo rosso che tiene unite le due parti resta comunque sempre la speranza, il desiderio e il sogno e come dice la poetessa Alda Merini: “Beati coloro che si baceranno sempre al di la’ delle labbra, varcando il confine del piacere, per cibarsi dei sogni”.

L’azzurro sopra è stato selezionato per Casa Sanremo Writers 2025, un riconoscimento prestigioso. Come credi che questo possa contribuire a diffondere il suo messaggio poetico e quale impatto spera di avere sul pubblico di un evento così importante?

Il Festival di Sanremo è il più grande appuntamento canoro del mondo, un evento che definirei di “costume”. Ho sempre pensato che ci fosse uno stretto connubio tra musica e poesia proprio perché la poesia può avere un linguaggio semplice senza tuttavia mai perdere in profondità.  Basti pensare al Nobel per la Letteratura di cui Bob Dylan è stato insignito. Inoltre, sono convinta che ai giovani piacciano le canzoni che sembrano testi di poesia e aggiungo che il bisogno di poesia è innato nell’uomo. A proposito del target giovani vorrei sottolineare che l’approccio alla poesia delle giovani generazioni ma anche dei bambini/e in aula dovrebbe essere concentrato non tanto sullo studio delle correnti poetiche astratte e sulla vita degli autori ma piuttosto sulle riflessioni. Far comporre testi poetici equivale a far poesia concretamente, leggere in classe e commentare diventa un laboratorio di riflessione utile a indagare sé stessi. Trasformare tutto questo lavoro in musica potrebbe essere il passo successivo. E allora cosa ci può essere di più stimolante e straordinario per una scrittrice essere presente fisicamente e avere la bellezza di poter presentare a questo Festival di Sanremo 2025, grazie al format culturale   proposto da Casa Sanremo Writers una raccolta di poesie che già nel titolo “L’azzurro sopra” porta in scena la speranza?

La campagna di promozione del libro è curata da SBS Edizioni & Promozione.

https://images.app.goo.gl/T8bgTG1qNifzZbWS8

12€

Continue Reading
Click to comment

You must be logged in to post a comment Login

Leave a Reply

Copyright © 2020 Leggere:tutti