Junior
San Pellegrino Festival Nazionale di poesia per e dei bambini: i vincitori
Nel pomeriggio di sabato 18 marzo, presso il teatro del CASINÒ MUNICIPALE di San Pellegrino Terme, si è conclusa la 7^ edizione del
La manifestazione è stata promossa dal Comune e organizzata dal Centro Storico culturale Valle Brembana, con il patrocinio e la collaborazione di diversi enti e associazioni del territorio.
Il tema di quest’anno era “Quando m’arrabbio, quando t’arrabbi”: cosa succede quando mi arrabbio o faccio arrabbiare qualcuno? A volte, a casa, a scuola, in giro, le cose non vanno come vorrei… allora mi arrabbio e mi sfogo. E dopo, come ritorna il sereno?
I ragazzi hanno descritto le loro esperienze della rabbia di cui sono protagonisti o vittime con la sincerità dell’età e insieme con il distacco che il mezzo poetico consente, per realizzare una ritrovata serenità. Così la rabbia assume i colori e le forme più diverse: “come un’onda che mi sommerge / come una torcia che brucia i miei pensieri” ; “un torrente di lava / esplosione di gemme infiammate di colore rosso”. Esplode come un vulcano mettendo a dura prova i rapporti con i compagni, gli insegnanti, i genitori e i fratelli: perché sono stato tradito, perché mi hanno sgridato, perché sono trascurato, oppure anche per niente.
Sono 1200 poesie in cui circa 2000 bambini e ragazzi dalla terza elementare alla prima media descrivono una sorta di fenomenologia della rabbia, dal loro punto di vista. Così la poesia non è più un semplice esercizio scolastico o gioco intellettuale, ma diventa un potente mezzo comunicativo, attraverso cui il bambino e il ragazzo svelano la profondità dei loro sentimenti. Ad esempio alla mamma arrabbiata: “Quando sei arrabbiata / sembra che non mi vuoi./ Ma dopo la rabbia…/ ritorni ad essere la mia mamma”. Oppure al compagno che ha tradito un segreto: ” Sono riuscito / a perdonarti / sei rientrato / nei miei giochi / non più nei miei segreti.” La rabbia è un nemico da combattere, ma qualche volta la rabbia è anche giusta: “Da domani ho deciso di arrabbiarmi con la mia rabbia / La prendo e la rinchiudo al sicuro in una gabbia./ Ne terrò solo un pochino, messa in alcune buste /e la userò soltanto nelle occasioni giuste!”
La rabbia più devastante è però quella che non trova la strada per esprimersi perché il bambino non è in grado di parlare, oppure non ha nessuno che lo ascolta: “Non ho voce / ma ho voglia di urlare…/ Non ho voce,/ ma ascoltami.”
Come si vede la proposta del concorso poetico ha avviato un salutare esercizio di lettura/scrittura e insieme di riflessione sui sentimenti e sui rapporti reciproci che è stata un’occasione educativa importante. Una classe ha addirittura scelto di dedicare questa attività interamente a interpretare ed esprimere i sentimenti di un compagno disabile che non ha i mezzi per esprimersi autonomamente.
La provenienza delle poesie dei bambini e dei ragazzi è varia, essendo state coinvolte 109 classi di 51 diversi Plessi Scolastici, dal Nord al Sud Italia.
Tra gli autori di queste poesie ogni membro della giuria tecnica ha individuato 10 finalisti per ogni categoria (poesie individuali e poesie di gruppo) e poi tutti insieme, nella riunione plenaria, i giurati hanno scelto i vincitori.
Elide Fumagalli ha letto con grande efficacia le poesie, accompagnata alle tastiere dalle improvvisazioni musicali di Gianfranco Cavagna.
La poetessa Giusi Quarenghi, autrice di libri per ragazzi, e presidente della Giuria Tecnica, ha commentato e premiato le poesie vincitrici. Per lei, troppo spesso nei rapporti personali ci fermiamo a quello che ci divide, ce ne sentiamo minacciati; ma, facendo poesia, possiamo scoprire che la poesia ci avvicina e unisce.
Prima sono stati premiati i bambini più piccoli, di 3^ e 4^ elementare che hanno scritto poesie in forma individuale o in gruppo. Gli 890 partecipanti hanno presentato 562 poesie, di cui 123 di gruppo o di classe.
Successivamente sono stati premiati i ragazzi più grandi di 5^ elementare e 1^ media, che quest’anno hanno partecipato più numerosi e hanno presentato un numero maggiore di poesie rispetto a quelli più piccoli: 964 alunni hanno presentato 628 poesie, 133 delle quali sono state composte in gruppo.
Le poesie vincitrici e i nominativi dei vincitori
si possono leggere nel file allegato e sul sito del Festival.
La giuria tecnica ha assegnato anche un buono di 200€ per l’acquisto di materiale didattico a cinque classi che hanno avuto il maggior numero di poesie segnalate dai singoli giurati.
La pergamena di riconoscimento e il buono-acquisto sono stati consegnati dal presidente del Centro Storico Culturale, prof. Tarcisio Bottani e dal Sindaco del Comune di San Pellegrino, Vittorino Milesi, che si è complimentato per la straordinaria partecipazione alla manifestazione e per la qualità della proposta educativa, auspicando che venga continuata anche per il futuro.
In ultimo si è voluto premiare l’entusiasmo con cui hanno lavorato alcune classi, che hanno dimostrato un grande impegno collettivo, anche se non risultano tra le vincitrici.
E’ stato assegnato quindi un riconoscimento di merito alle classi di altre tre scuole, che si sono particolarmente impegnate in questa attività.
Per la categoria ADULTI I i 104 partecipanti hanno presentato 115 poesie. La loro provenienza è stata più varia rispetto a quella dei bambini: ci sono arrivate poesie da 120 località di tutte le regioni italiane e anche dall’estero.
Tra di essi la giura tecnica ha selezionato cinque finalisti, le cui poesie sono state sottoposte alla valutazione di quasi 600 alunni di 29 classi giuria. La poesia scelta dagli alunni delle scuole è stata: PENSA CHE TI PASSA di Sergio Saracchini, di Pordenone.
Gli altri premi e pergamene sono stati assegnati dalla Prof.ssa Paola Crippa, in rappresentanza dell’Ufficio Scolastico Regionale, Ufficio di Bergamo, dall’Assessore alla Cultura di San Pellegrino, Nicolò Minossi, dal Vicepresidente della Fondazione della Comunità Bergamasca dott. Renzo Rota Nodari, dall’assessore alla Comunità Montana Patrizio Musitelli, e dal sig. Pierangelo Salvi, in rappresentanza della Fondazione Banca Popolare di Bergamo.
In conclusione della manifestazione il coordinatore del Festival, Bonaventura Foppolo, ha espresso la speranza di poter continuare anche per il prossimo anno questa esperienza, che le scuole e i docenti hanno apprezzato come un’occasione di crescita culturale ed educativa dei loro alunni e di qualificazione professionale per se stessi.
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