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Lo Zibaldone

#RomaBarzotta 2. Nuove cronache di una città sempre a metà

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Recensione di Giulia Siena

“Roma, come una donna magnetica, è una città che ti abbraccia e poi all’improvviso ti prende a schiaffi. Se le vuoi davvero bene devi riuscire a resistere agli schiaffi e goderti i suoi abbracci unici”. È il 3 febbraio 2015 quando Davide Desario, dopo #RomaBarzotta. Cronache di una città sempre a metà (pubblicato nel marzo 2015 da Avagliano), riaccende l’osservazione su Roma e parte raccontando di quel cuore della città, il centro storico, che a differenza delle altre capitali mondiali, invece di accendersi e vivere, si spegne implodendo in un silenzio statico. L’occhio poi, velocemente, si sposta ad altri quartieri, ad altre situazioni, ma lo sguardo è vigile e coglie tutto; è lo sguardo di un giornalista abituato a narrare ciò che sente, ciò che vede. E Desario osserva anche la notte capitolina, calata in quella calma che sembra non appartenerle mai, nel silenzio fatto di strade storiche vuote, di turisti rintanati in albergo, di amori abbandonati; la notte è comunque costellata di fiorai a cielo aperto e di quelle discariche abusive che, con l’oscurità, riprendono il loro ritmo.

La narrazione di Davide Desario continua fino al settembre 2017: due anni raccolti in “#RomaBarzotta 2”, due anni che servono a fotografare l’avvicendarsi politico, il cambiamento, il declino, le disfatte quotidiane e le sfide cominciate e mai concluse. Un viaggio nella “doppia capitale” (spirituale e politica) che permette al lettore di tuffarsi e lasciarsi catturare da una città complessa, affascinante e stanca, una città “barzotta” ovvero una via di mezzo, né crudo né cotto: una città che non riesce, non vola e che non ha la capacità di difendere la propria storia. Quella di Roma, però, non è solamente una fotografia mossa o a tinte fosche; la capitale con la sua bellezza allontana e, allo stesso tempo, attrae: sono gli storici sampietrini, gli alberi che sono radici e ricordi, la primavera romane o i colori dei tramonti d’ottobre, sono queste cose, insieme a mille altre che sopravvivono alle brutture da cui Roma non riesce a risorgere che fanno della capitale una città indimenticabile.

 
Davide Desario
#RomaBarzotta 2. Nuove cronache di una città sempre a metà
Avagliano, Roma, 2017
146 pp., 14 euro

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