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Giropoetando

Quattro voci nella Libreria di Via Giulia

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Da quest’anno le poesie inserite nell’angolo della poesia “Giropoetando” saranno, oltre che quelle scelte nel web dalla nostra collaboratrice Fiorella Cappelli, anche quelle ascoltate da lei nelle varie presentazioni di Libri (sillogi) alle quali sarà invitata, dai Poeti o dagli Editori, a partecipare.

Libreria: “La Libreria di Via Giulia 111” Roma
Presentazione avvenuta il 2 Febbraio 2019: QUATTRO VOCI
Casa Editrice: INTERNO POESIA (Blog e Progetto Editoriale)

Quattro libri e quattro autori:

Le Parole Accanto di Michela Zanarella –
Nasse di Annarita  Rendina
Nessun pensiero comprende l’amore di Fabrizio Falconi
La città bucata di Antonella Palermo

 

Da Le Parole Accanto di Michela Zanarella (Interno Poesia, 2017)

Prendimi per mano

Prendimi per mano
ora che il tempo
si è stretto intorno alla memoria
prendimi per mano
come facevi allora
mentre io sparpagliavo colori
addosso al vento,
mentre il cielo fuori
raccontava cenni di sole.
Dammi quello sguardo
di padre che protegge e consola
ricordami il respiro dei tuoi passi
dietro ai miei
e prestami quel silenzio
che riordina la vita
quando le distanze
preparano gli occhi
ad un addio.
Prendimi per mano
senza mai togliere l’affetto
senza far fuggire dalla pelle
quella somiglianza
che ci fa sembrare nuvole
poggiate al mare.

 

Da Nasse di Annarita  Rendina (Interno Poesia, 2017)

Il mediterraneo è un tappeto

Il mediterraneo è un tappeto
di schiene riverse e braccia molli.
Il folare delle ciglia non si stacca
dal fondo balenante della pagina
eppure la fisica del suono
si rivela un falso: non arrivano
più in fretta le voci dei naufragati
insabbiate come sono nella loro
comune fossa sottomarina.
Solo un’eco distorta di schiere
senza nome. L’esercito di Scilla
e Cariddi è uno stuolo di diseredati.
Il mare nasconde e ricaccia
tanti detriti umani.
Un intero dizionario del rifiuto
si declina sotto i nostri occhi
al ritmo incessante della risacca,
come una preghiera, il mormorare d’un folle:
il mare, con un rumore di strage.

 

Da Nessun pensiero comprende l’amore di Fabrizio Falconi (Interno Poesia, 2018)

Nessun pensiero comprende l’amore

Nessun pensiero comprende l’amore
nessun accenno, nessun rumore
conosce il candore, nessun sentimento
nessuna passione
l’amore si sconta nelle ore insonni
nel vento muto che agita il dolore
nello spazio disciolto o l’intervallo
di una parola senza ossa
nell’inciampo e in quello
che non riesce perché non si sa
e non si conosce
il momento soltanto
la corsa di animale o il suo riposo
tenerezza ostile, corpo o frammento
cerchiamo l’uno e siamo
molteplici.

 

Da La città bucata di Antonella Palermo (Interno Poesia, 2018)

Quando il ferro a vapore spiana i lenzuoli
si formano strade a valle del crespo.
Passerai molto in fretta per non ingiallire,
ma insistere là dove si uniscono i pezzi
è dovere di donna.
Ci vuole più forza
ci vuole calore
dove si uniscono i pezzi.

E tutto va a posto
di nuovo s’innesta fitta la trama.
Il giro dell’asola,
ci vuole più tempo dove si annidano i tagli.
È dovere di donna rimettere addosso
a filo di pelle
il riposo e la sorte di un telo tra noi.

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