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“Point of View” di Tonne Goodman ripercorre 20 anni di storia della moda
Tonne Goodman è indubbiamente una delle donne più chic al mondo; fashion director di Vogue America, è una di quelle donne che fanno moda non particolarmente fotografate o conosciute, una di quelle con uno stile discreto ma sempre di classe. La si vede alle sfilate, a qualche seduta di distanza da Anna Wintour, pantaloni bianchi, maglione scuro, mocassini neri scamosciati ed un cappotto. Così per due decenni Tonne ha girato il mondo per Vogue, armata solamente del suo singolare occhio per l’eleganza, il suo cappotto Dries Van Noten al braccio ed un bagaglio a mano contenente tre paia di Levi’s bianchi, maglioni neri e navy blue, mocassini, stivaletti chelsea Laboutin e una manciata di foulard Chalet.
Sono proprio le storie dietro a questi viaggi che vengono svelate in “Point of View: Four Decades of Defining Style”: una biografia fotografica sfarzosa che evidenzia il buongusto e che rivela, tra le altre cose, le prime influenze estetiche della Goodman, i suoi genitori. La madre, l’artista Marian Powers, il padre, l’affascinante Dottor Edmund Goodman – nientemeno che Alfred Eisenstaedt (fotografo che scattò la famosa foto del bacio a Times Square durante i festeggiamenti per la vittoria contro il Giappone) li considerava la coppia più bella di New York.
Il lavoro raccolto in “Point of View” sottolinea come “il cambiamento è l’unica costante della vita di un caporedattore di moda” spiega la Goodman, e continua “sono scoppiata in lacrime vedendo gli eventi di una vita raccolti in un libro, sono stati gran bei momenti”.
Mentre studiava a Brearley si approcciò agli anni ‘60 con raffinata ribellione; ha visto il musical “Hair” alla Carnegie Hall tredici volte e a diciotto anni ha preso il mare assieme ad un marinaio olandese ed i suoi look da togliere il fiato. La spavalda relazione non durò a lungo, come non durò a lungo il periodo al Philadelphia College of Art e fu allora che Diana Vreeland – icona della moda e ai tempi caporedattrice di Vogue America – la notò dentro l’ascensore del Condé Nast e la iniziò alla carriera di modella. Dopo aver lavorato con la Vreeland al Costume Institute del Metropolitan Museum of Art, essere stata redattrice di moda per il The New York Times Magazine e Harper’s Bazaar, Tonne si unisce a Vogue come redattrice nel 1999 e comincia a creare un portfolio che parla della sua visione della “Donna di Oggi” attraverso le sue raffinate copertine – ad oggi 186.
“Point of View” di Tonne Goodman sarà disponibile in inglese dal mese di Aprile su amazon.it e mondadoristore.it.
di M. Beatrice Rizzo
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