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“Onde”, l’appassionante opera di Raffaella Albino

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2 settimane ago

30 Gennaio 2025

“Onde” di Raffaella Albino è un’opera evocativa e affascinante; è una raccolta di racconti ricca di fantasia, in cui sono trasmessi dei preziosi messaggi in merito al rispetto verso gli esseri umani, la natura e gli animali. L’autrice ambienta la buona parte delle sue storie in contesti marini, mettendoci in contatto con i loro misteri e con le vicende che ispirano: il mare lancia una sfida a tutti noi quando ci lasciamo trasportare dalle sue onde, e ci sorprende con l’incanto che suscita quando viene baciato dalla luce della luna, quando ci offre il suo spettacolo di colori, di odori e di suoni. Il mare, questo gigante potente eppure armonioso, ci accompagna nell’avventura della nostra esistenza dandoci modo di sognare, di immaginare scenari straordinari: cosa accade nelle sue profondità? Quali mondi incredibili e pieni di vita e di sfumature ci sono esclusi? L’unico modo per esperire la magia e il mistero del mare è di abbandonarci all’intuito per cercare di cogliere le sue verità: in ognuna delle vicende presenti nel libro vi sono infatti una serie di personaggi che si pongono domande, che partono all’avventura, che tentano di dare un senso a ciò che apparentemente non ne ha, se lo si analizza solo con la razionalità. Quando però questi personaggi decidono di impiegare l’intuito, una nuova realtà si apre ai loro occhi, e alcune risposte giungono quando meno se lo aspettano. Accade nel racconto che apre l’opera, “La strega dei sette mari”, in cui la volontà ferrea della protagonista Ella la condurrà, insieme a una dolce cagnolina e a due amici fidati, a intraprendere un’avventura entusiasmante su un’isola disabitata, dove ci saranno enigmi da svelare tra cui l’identità di una donna solitaria, che potrebbe essere una strega. In questa storia si riflette inoltre sulla natura delle leggende, e su come le storie tramandate siano linfa vitale per le popolazioni che le narrano nel corso del tempo – «Vi è mai passato per la mente che le dicerie della gente, quelle dette sottovoce, tramandate di generazione in generazione come racconti di cui nessuno si è preso la briga di appurarne la veridicità, possano invece rappresentare fatti realmente accaduti? Chi di noi può dichiarare con certezza che una tale leggenda non sia una storia vissuta, per ignoti motivi rimasta nella memoria collettiva sospesa?» Le stesse storie presenti in quest’opera sono nate dall’immaginazione dell’autrice ma sono anche originate da memorie reali, da momenti di vita vissuta, poi sublimati in narrazioni squisitamente simboliche.