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Lo Zibaldone

Nascita e infanzia della lingua italiana

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di Lucia Onorati

Il titolo del testo che segnalo ai lettori di “Leggere:tutti” è precisamente questo: “Nascita e infanzia della lingua e della letteratura italiana fino al Dolce Stil Novo”, autore Massimo Desideri, noto dantista e critico letterario. E’ un prezioso vademecum per gli studiosi delle lingue: uso il plurale perché Desideri parte dal Latino per arrivare a molti idiomi derivanti da esso. “Se, in origine”, scrive l’autore, “le prime forme letterarie della lingua latina si ispirarono alle greche, ben presto la civiltà linguistica e letteraria di Roma divenne sempre più originale e cosciente dei propri valori”. Da qui, un avvincente percorso sul processo di contaminazione e di evoluzione della parlata universale (il sermo provincialis, il sermo rusticus, quello plebeius, cotidianus, militaris etc.) da cui si diramano il portoghese, il catalano, lo spagnolo, il francese, il provenzale, il ladino, il retoromanzo, il dalmatico e il rumeno, nonché il nostro idioma. Interessante e chiara la spiegazione delle modificazioni fonetiche, morfologiche, sintattiche e lessicali (nonché la differenza tra il verso quantitativo dei romani e quello intensivo nostro). Sarebbe lungo entrare nei particolari di cui il libro è pieno (ad es. l’operazione linguistica e culturale della Chiesa e i documenti del primo volgare “romanzo” italiano), ma a me interessa segnalare una cosa di cui si parla poco e invece ha grande importanza (non solo per le scuole): i poeti siciliani, noi li leggiamo attraverso i copisti toscani, i quali hanno “toscanizzato” i testi che noi oggi abbiamo a disposizione. Al prof. Desideri non sfugge nulla dei segreti linguistici non solo italiani. Infatti, dopo aver disegnato una sorta di mappa (la letteratura didattica del nord Italia, la poesia religiosa, la storia legata agli sviluppi linguistici, con tanto di finestre esplicative e riassuntive molto pratiche e utili), descrive con ampia veduta critica il Dolce Stil Novo suffragata da un’antologia piacevole e che funge da corredo alle indicazioni storico-esegetiche; ma il più inatteso contributo riguarda le Appendici. Sono testi e approfondimenti sul mondo arabo, cinese ed europeo. Cominciamo dall’Europa, coi poemi germanici e scandinavi, l’epica francese, il ciclo carolingio e quello bretone, coi relativi autori (e sono numerosi, sconosciuti a chi non è dentro il settore specialisitico). Mi piace sottolineare una notizia: “Anche la poesia lirica in Germania fu di orgine francese e provenzale”. Fondamentale è l’appendice B, dedicata alla cultura araba, che coinvolge pure la nostra penisola oltre che l’Europa del sud (la Sicilia fu musulmana a partire dallo sbarco degli arabi a Mazara nell’827). Quella grande civiltà portò un contributo notevole ai nostri studi. Il libro si conclude con uno sguardo, ricchissimo di nomi e concetti, alla letteratura cinese nel Medioevo europeo. Le finestre, numerose e chiare, hanno funzione riassuntiva e didascalica, esemplari nella loro sistematicità. Un libro importante e fruibilissimo nella sua scientificità. Il punto centrale consiste nella visione unitaria e organica dell’arte e del pensiero europeo, arabo e cinese nel Medievo.

MASSIMO DESIDERI

“Nascita e infanzia della lingua e della letteratura italiana fino al Dolce Stil Nuovo”

(in appendice: testi e approfondimenti su Europa, Cina e mondo arabo)

Youcanprint, Lecce, dicembre 2020

  1. 188, Euro 13,00
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