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“Memorie della piantagione”. Riflettere sul razzismo

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di LAURA MUSSO

Memorie della piantagione. Episodi di razzismo quotidiano, pubblicato in Germania nel 2008, tradotto in lingua italiana nel 2021 e presentato in anteprima al Salone Internazionale del Libro di Torino dalla Casa Editrice Capovolte, è stato presentato lo scorso giovedì 4 novembre al Circolo dei Lettori di Torino. L’autrice Grada Kilomba ci ha narrato il significato del suo libro e come la scrittura sia stata per lei un vero e proprio atto di trasformazione.

La chiave di lettura è nel titolo:

Voglio utilizzare la metafora della “piantagione” come simbolo di un passato traumatico che è rimesso in scena attraverso il razzismo quotidiano. Parlo dunque di un trauma coloniale di cui si è mantenuta la memoria. Il passato coloniale è “memorizzato” nel senso che resta “indimenticato”. Non si può semplicemente dimenticare e non si può evitare di ricordare. […] Il passato viene a coincidere con il presente e il presente è esperito come se ci si trovasse in quel passato straziante, come comunica il titolo di questo libro.

Grada ricorda un particolare sempre presente nei racconti ascoltati durante l’infanzia: una maschera posta sul viso degli schiavi per impedirgli di mangiare la canna da zucchero o le fave di cacao mentre lavoravano nelle piantagioni, ma per impedirgli anche di parlare.

Grada ha affrontato il tema della dimensione traumatica del razzismo, della consapevolezza di essere diversa, di essere l’altra, raccontando la sua esperienza, ma non lo ha fatto con toni di rabbia, di odio o drammatici, bensì pacati: in sala il silenzio era totale, così fino alla fine della narrazione. Grada attraverso lo storytelling è riuscita a creare un’atmosfera magica, surreale, ma soprattutto ha trasmesso sentimenti e sensazioni forti: creando un nuovo linguaggio sviluppato con l’utilizzo della lettera schwa (ə) al posto del maschile sovraesteso, ha dato la voce a tutte quelle donne alle quali era stato imposto il silenzio, impedita ogni parola. 

Parole che ti accompagnano anche dopo, quando esci dalla sala, le luci si spengono e torna il silenzio. Un silenzio che ti parla…

A fine gennaio 2022 al Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea si inaugurerà la collettiva Espressioni. L’Epilogo, in cui Grada sarà tra le protagoniste.

 

GRADA KILOMBA

Memorie della piantagione. Episodi di razzismo quotidiano

Traduzione dall’inglese di Mackda Ghebremariam Tesfaù e Marie Moïse

Traduzione dell’introduzione dal portoghese di Silvia Stefani

Capovolte, 2021

euro 16,00

 

 

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