Lo Zibaldone
Mago bianco – Vite e segreti di Pietro d’Abano medico ed eretico

Roberto Zucchi, scrittore e giornalista, è tornato in libreria con Mago bianco – Vite e segreti di Pietro d’Abano medico ed eretico (Il Prato Edizioni), la biografia romanzata del medico, astrologo, filosofo e mago vissuto tra la fine del XIII e l’inizio del XIV secolo.
Se le sue numerose opere sono ben note agli studiosi, il poco che invece si sa della vita, anzi, delle sue vite – perciò il sottotitolo del libro parla al plurale – suggerisce quanto siano state avventurose.
Il romanzo ripercorre e approfondisce così le principali tappe della sua straordinaria e misteriosa vicenda, inserendola nei vari contesti storici e, al contempo, in una trama mitologico-fantastica. Dei 112 personaggi del libro, 58 sono reali. Vale a dire uomini, donne, papi e sovrani, che Pietro d’Abano ha incrociato o conosciuto.
Altri hanno naturalmente scritto in merito, ma lo hanno fatto soprattutto con saggi che, basandosi sulla scarsa documentazione biografica (non esiste neppure un vero ritratto suo), lasciavano aperti moltissimi interrogativi sulla dimensione umana. Ecco, Roberto Zucchi cercato di risolverli attingendo sia alla storia che al mito.
Pietro d’Abano è, infatti, un genio avvolto nel mistero. Uno di quei pionieri della scienza, quando ancora si chiamava magia, che propiziarono l’uscita dal Medioevo e l’avvento del Rinascimento. A lungo perseguitato dall’Inquisizione, che ben tre volte cercò di condannarlo al rogo come eretico e negromante, in un’epoca in cui il solo viaggiare era un azzardo dopo l’adolescenza tra Abano e Padova fuggì a Costantinopoli, dove imparò le lingue e le arti mediche, quindi visse dieci anni nella nuova capitale d’Europa, Parigi, da insegnante alla Sorbona, e infine tornò a Padova, dove diede inizio alla sua famosa scuola medica, prima di sparire letteralmente dalla faccia della terra. Ma la morte è solo l’ultimo degli enigmi di Pietro d’Abano che queste pagine intendono svelare.

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