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Limes. Dialoghi di confine sulle rive del Rubicone

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Torna il Festival “Limes. Dialoghi di confine sulle rive del Rubicone” a Savignano sul Rubicone (FC) dal 23 al 26 giugno, con un’anteprima il 22 giugno. Il tema di quest’anno è “Mediterraneo. Antiche e moderne rotte di civiltà” e proprio il Mediterraneo vive infatti, in questo 2021, un anno di importanti suggestioni: dirette, come quelle relative ai 450 anni dalla battaglia di Lepanto, anche alla luce delle tensioni attuali; e indirette, tramite il richiamo, inevitabile nella ricorrenza dantesca dei settecento anni dalla morte del Poeta, a uno dei più significativi tra i suoi personaggi, il “mediterraneo” Ulisse, eroe di ingegno e curiosità.

 

Come di consueto il Festival coinvolgerà diversi ambiti tematici, la storia e la geografia, la politica, la filosofia e la letteratura. Già nel nome viene richiamato un confine celebre e del tutto particolare, la linea del Rubicone, al cui ricordo sono dedicati, appunto, i Dialoghi di confine che qui hanno trovato la loro sede. Organizzato dalla cooperativa 49 a.C., con il coordinamento scientifico di Giovanni Brizzi e la collaborazione della Società editrice il Mulino, gode del patrocinio della Regione Emilia-Romagna, del Comune di Savignano sul Rubicone, del Dipartimento di Storia, Culture, Civiltà dell’Alma Mater Studiorum-Università di Bologna e della Rubiconia Accademia dei Filopatridi. 

Quanti sinonimi possibili ha il vocabolo limes/confine? Limite, termine, frontiera, sbarramento, demarcazione, punto estremo. E altri ancora… E a quanti e quali ambiti può estendersi il concetto sotteso alle diverse sfumature del termine? Dal più ovvio, quello geografico, a quello politico, dall’idea, persino estetica, di eccesso nel gusto alla nozione di limite morale.

Quest’anno, per la sua terza edizione, la riflessione di Limes va al Mediterraneo: elemento naturale attorno a cui si è sviluppata la civiltà d’Occidente, al nostro “mare interno” che è stato pontos e barriera, confine, “quarta sponda” e dimensione a lungo racchiusa nell’idea del periplo secondo una circolarità riavvolgentesi come un vero e proprio kosmos in sé concluso.

 

Anteprima del Festival sarà un incontro con Luciano Canfora su “Il mare degli imperi caduchi”, martedì 22 giugno; il 23 giugno l’inaugurazione con il curatore scientifico Gianni Brizzi e un incontro dal titolo “Mediterraneo. Un impero tra terra e mare” e a seguire la lectio magistralis di Luigi Mascilli Migliorini Hic est Mediterraneus: alle origini dell’identità Europea”. Franco Cardini e Antonio Musarra (autore del recente Medioevo marinaro) tratteranno la storia della marineria e dei viaggi via mare dall’antichità all’Età di Mezzo, e nell’incontro “Prendere il mare” racconteranno un Medioevo non più solo di castelli, cavalieri, monaci e mercanti, ma di navi, equipaggi, e porti. Amedeo Feniello e Alessandro Vanoli, si alterneranno in un dialogo vivace e coinvolgente di “Echi e racconti tra le diverse sponde” del mare interno. Michele Stefanile, archeologo subacqueo ed epigrafista, attualmente Senior Research Fellow presso la Scuola Superiore Meridionale, Università di Napoli Federico II, grande conoscitore del patrimonio sommerso, ci condurrà in un affascinante viaggio “Tra porti sepolti e città sommerse. Lungo le rive del Mediterraneo antico”. Antonella Prenner, brillante filologa e autrice di romanzi di successo, tra cui Caesar (Rizzoli 2020), proporrà il ritratto intimamente vissuto di un autentico, indiscusso protagonista dell’epopea rubiconia nell’incontro “Cesare, i confini di una conquista”.

Corinne Bonnet, infine, docente di Storia greca all’Università Jean Jaurès di Tolosa, doctor honoris causa delle Università di Losanna ed Erfurt, riandrà a “Quando viaggiavano gli dèi”, compiendo un percorso nell’antropologia antica e nella mitologia classica ispirato al volume, da poco edito (insieme a L. Bricault) per Il Mulino Divinità in viaggio. Culti e miti in movimento nel Mediterraneo antico.

Viaggiavano gli dèi; e con loro viaggiavano pensiero, culture e modelli di vita. E viaggiava l’eroe che agli occhi dei moderni è il più ‘mediterraneo’ di tutti: Odisseo-Ulisse. In una serata-spettacolo conclusiva il 26 giugno, intesa a celebrare l’anniversario dantesco a settecento anni dalla morte del Sommo Poeta, sotto il profilo dell’antico e dell’idealità dantesca, parleranno Giovanni Brizzi e soprattutto Marco Antonio Bazzocchi, professore ordinario di Letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università di Bologna, nell’incontro “Oltre le colonne d’Ercole”. Concluderà la serata Silvio Castiglioni, attore e ricercatore teatrale, tra i fondatori del CRT-Centro di Ricerca per il Teatro di Milano, di cui è stato direttore artistico, che leggerà i versi relativi ad Ulisse del XXVI canto dell’Inferno.

 

Il tema dell’edizione 2021 dei Dialoghi di confine sulle rive del Rubicone, incentrato sul “Mediterraneo” consente di stabilire, muovendo dalla parte meridionale del nostro territorio, un trait d’union con Rimini; e non solo per una questione geografica, ma per un significativo anniversario. Si celebrano quest’anno i duemila anni dalla realizzazione del ponte di Tiberio; e la ricorrenza costituirà, a Rimini, il tema portante di Antico/Presente. Festival del Mondo antico. Legare quest’altra manifestazione a quella di Savignano accosterà idealmente Rubicone e Marecchia, due fiumi che non solo sfociano nello stesso mare, ma hanno assunto in antico valori importanti nei contatti con il resto della penisola e con l’altro versante appenninico. La via lungo la valle del Marecchia, l’antico Ariminus, collegava infatti la colonia del 268 con Arezzo, era alternativa alla Flaminia e costituiva un ulteriore sbocco da e per l’Italia tirrenica. Il ponte di Rimini, segno di passaggio e d’incontro, che univa le vie Emilia e Flaminia, costituisce un tramite ideale tra i due comuni; e li proietta su una dimensione extraitalica.

 

Durante le giornate del Festival e anche nel mese di luglio saranno organizzate visite guidate al Ponte di Tiberio a Rimini e a quello romano di Savignano sul Rubicone, due eminenti custodi della storia lungo la via Emilia. Da duemila anni, un altro ponte romano, quello di Savignano sul Rubicone, è a sua volta testimone delle trasformazioni di questa parte di Romagna e dei relativi insediamenti urbani. Dalla primordiale costituzione del nucleo fondativo del Compito fino alla sua distruzione nel corso della seconda guerra mondiale, l’antico manufatto ha sempre esercitato un grande fascino, a suggello eterno del leggendario transito di Giulio Cesare. Un’opera monumentale che, ancora di più dopo il meticoloso restauro avvenuto nei primi anni duemila, permette il transito sul “sacro confine” per eccellenza, il Rubicone.

 

Sarà possibile assistere agli incontri in presenza, a Savignano sul Rubicone, nel rispetto di tutte le misure vigenti al momento dello svolgimento con prenotazione obbligatoria scrivendo a info@limesfestival.it. La partecipazione agli eventi è gratuita.

Tutti gli incontri saranno resi disponibili sui canali social di Limes Festival (Facebook, Instagram, YouTube) e nella sezione dedicata sul sito www.mulino.it.

 

Informazioni su limesfestival.it | info@limesfestival.it | Facebook | YouTube

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