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La Mostra di David Ruff “Seeming Confines” allo Spazio Don Chisciotte

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Lo Spazio Don Chisciotte della Fondazione Bottari Lattes a Torino ospita dal 7 marzo fino al 18 aprile 2019, la Mostra di David Ruff “Seeming Confines”, dal Bronx fino al Piemonte: l’impatto dell’artista con l’Europa, a cura di Valentina Roselli e David Ruff Archive – TORINO.

David Ruff (New York, 1925 – Torino, 2007), che ha vissuto in Piemonte tra Baldissero, Bagnolo e Torino per oltre trentacinque anni, Pittore, è stato un grafico, stampatore, poeta e intellettuale. L’Artista newyorkese nato nel Bronx, spesso associato all’espressionismo astratto statunitense, è difficilmente collocabile in una precisa corrente o entro demarcati confini. Attivista impegnato nelle grandi campagne politiche per i diritti civili, in Alabama, Mississippi, Upstate New York e Washington D.C. Amante della natura (“una foglia dorata, un ciottolo, una crepa in un muro, una lumaca, la forma dei campi…”) e della forma creata (poesia, letteratura, musica e arti visive).
«Le opere in mostra – spiega la curatrice Valentina Roselli – propongono una selezione di dipinti e lavori su carta, prodotti prevalentemente negli anni Settanta, periodo in cui Ruff incontra una nuova vita in Europa, pregna di ispirazione, ma anche di complessità di carattere pratico e culturale. I colti riferimenti di Ruff elevano il suo gesto pittorico a una grazia fresca e vigorosa, senza mai stressare la percezione. Un artista che ha portato con sé una ricerca alimentata dal grande fermento artistico degli Stati Uniti a partire dagli anni Quaranta, studiando dal vivo giganti come de Kooning, Pollock, De Staël, Gorky, Baziotes, Rothko. Ha saputo trasformare in immagini l’avventura esistenziale, scardinando categorie e stereotipi con prontezza e raffinata ironia. La sua arte conduce a una visione autentica e diretta. Per Ruff il processo pittorico è il motore rivitalizzante della vita».
Il titolo della mostra “Seeming Confines” coincide con il titolo di un dipinto di Ruff ispirato all’opera Endymion (IV, 513) di John Keats, autore molto amato dall’artista e che nutre spesso la sua ricerca. È un titolo che richiama direttamente la passione per la letteratura e il carattere poetico e musicale che permea tutti i lavori di Ruff.
È stato spesso associato all’espressionismo astratto statunitense, relazione pittorica che Ruff arricchisce, ma dalla quale si distacca consapevolmente.  Ruff ha saputo riflettere sulla tradizione artistica americana e su quella europea, influenzato anche da maestri italiani quali Botticelli, Tiziano, Veronese, Tintoretto e Giorgione, raggiungendo uno stile unico, dai caratteri avanguardistici per il suo saper guardare sempre oltre le sensibilità del suo tempo. In lui molto spiccato è il tratto coloristico, tra luce e vibranti atmosfere, tra tinte tenui e forti, che conferisce nuance e sfumature alla realtà, ai sogni, alle sensazioni, alle emozioni.
Le opere esposte comprendono: nove opere su carta del 1969 e 1970 (inchiostri e gouache, 30 x 23 – 34 x 24 cm) e venti dipinti, tra cui Seeming Confines (olio su tela, 100 x 85 cm, 1973); Phanopoeia (olio su tela, 105 x 120 cm, 1974); …Come gli Uccelli in Autunno (olio su tela, 105 x 92 cm, 1974); Parabole (olio su tela, 95 x 80 cm, 1979); The Second Sound (olio su tela, 105 x 92 cm, 1975). Sono presenti alcuni diari, appunti scritti a mano e ritratti fotografici di David Ruff, volti a rivelare parte del contesto storico-culturale presente nella sua ricerca.
Inaugurazione: giovedì 7 marzo 2019, ore 18
Mostra da venerdì 8 marzo a giovedì 18 aprile 2019
Orario mostre: martedì-sabato ore 10.30-12.30 / 15-19
Spazio Don Chisciotte della Fondazione Bottari Lattes, Torino
Via Della Rocca 37B – Torino
www.fondazionebottarilattes.it
http://www.fondazionebottarilattes.it/david-ruff-seeming-confines/

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