Lo Zibaldone
Io sono l’abisso, l’ultimo romanzo di Donato Carrisi
Io sono l’abisso, l’ultimo romanzo di Donato Carrisi, in libreria dallo scorso 23 novembre con Longanesi Editore (384pp, €22,00), è un romanzo ispirato a fatti realmente accaduti. Fatti di cui, ahinòi, è ricca anche la cronaca di questi giorni.
Un thriller da manuale, scritto con una certa disinvoltura di mestiere, in cui: suspense, tensione ed eccitazione sono maneggiate con abilità, cura, sapienza.
Un romanzo che scava nell’abisso dell’animo umano, scuro e vischioso. Un abisso, quello che ci presenta l’Autore, vicino a noi, generato da noi: “Martina allunga le braccia nella culla per prendere il neonato urlante… lo osserva mentre si nutre, vorace, di lei. E intanto si domanda: quale sarà la sua prima parola, quando si rivelerà il suo carattere e che genere di uomo diventerà da grande… Nel frattempo sua madre sogna e desidera per lui”.
Un thriller in cui il protagonista principale è un uomo senza nome: “l’uomo che puliva”, ossessionato dal suo passato, completamente immerso in una realtà altra, in preda ad una alterazione dei processi cognitivi e integrativi. Partorito in una fetida piscina, ha imparato a respirare in una melma sporca, fangosa: “quel buco per terra è stato la mia placenta“. Ma, forse, nonostante l’abbisso che lo aveva partorito uno come lui poteva essere di qualche utilità.
Con lui le altre due protagoniste, anch’esse senza nome, l’una, ossessionata ed angosciata a causa di un passato misterioso e pur così presente: la cacciatrice di mosche; l’altra, la ragazza dal ciuffo viola, con un presente in erba ma altrettanto buio, senza speranza, con un peso insopportabile: la vita.
Tre storie oscure, tre destini, che finiranno per intrecciarsi in un inestricabile finale, mozzafiato! inatteso! dove tutti sono perdenti (forse).
Dunque un bel romanzo. Probabilmente non il migliore di Carrisi e certamente non un caso editoriale. I personaggi sono tuttavia ben costruiti e nessun dettaglio è lasciato al caso. Una trama coinvolgente e convincente, dal ritmo rapido, incalzante, accelerato, senza cadute, piena di colpi di scena ben assestati, da cui è difficile separarsi. Un romanzo che, come di sovente accade negli scritti di questo Autore, interroga le nostre coscienze.
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