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Il ministero della Solitudine
di Lorenzo Pompeo
La curiosa notizia dell’istituzione di un “Ministero della solitudine” (in realtà si tratta di una commissione ministeriale attiva fino ad oggi) da parte del governo di Teresa May nel 2018 ha ispirato gli autori di una omonima pièce teatrale,che da ottobre del 2022 con il debutto al Teatro Ermanno Fabbri di Vignola (MO) ha iniziato una tournée in tutta Italia, che quest’anno prosegue con la rappresentazione a febbraio al Teatro Vascello di Roma e a marzo al Teatro Franco Parenti di Milano. Nel 2023 Luca Sossella editore ne ha pubblicato il testo, corredato da un’appendice nella quale viene raccontata la sua genesi. La pièce in questione nasce tra la fine del 2019 e la fine del 2021, coprendo l’intero arco della pandemia e del lockdown, da un lavoro collettivo finanziato dall’ente Emilia Romagna Teatro (ERT), il quale ha accolto la proposta della compagnia teatrale lacasadargilla, della quale fanno parte i registi Alessandro Ferroni e Lisa Ferlazzo Natoli. La stesura del testo è coordinata dal drammaturgo Fabrizio Sinisi, ma è il risultato di sessioni di lavoro a cui hanno preso parte gli stessi attori. Una delle particolarità del testo risiede proprio in questo: è il frutto di un lungo lavoro di laboratorio sulla drammaturgia. Scrivono gli autori nella premessa: “Le figure – o personaggi – sono immerse in uno spazio specifico e virtuale: specifico perché ognuna di loro è nel proprio luogo, nel qui e ora della propria storia; virtuale perché l’ambiente di ciascuna interferisce con quello altrui facendo funzionare il palco come una regione di sovrapposizioni – di stati, di azioni, di affezioni. È una simultaneità che la pagina scritta non consente, ma il teatro sì”. Come avvertono gli stessi autori, il racconto non è lineare. “Ci si muove all’interno di un vuoto tra le storie, fatte di silenzi, accensioni e spostamenti impercettibili”.
L’ambizione del gruppo di lavoro era quella di dare vita a cinque “figure”, non propriamente personaggi, ma cinque diversi approcci alla questione al centro del progetto, una ricerca “sul campo” intorno al tema della solitudine. Sulla scena lo spettatore assiste a una serie di dialoghi-monologhi frammentati e incrociati, che però restituiscono una desolante immagine complessiva: una invisibile e anonima città “occidentale”, che costituisce il contenitore delle cinque biografie nelle quali le ambizioni segrete confliggono sempre con la realtà. La loro vita non è afflitta dal bisogno, tuttavia avvertono tutti un’acuta mancanza di qualcosa, che loro stessi non conoscono esattamente. La pièce mette bene a fuoco questa loro condizione sospesa tra un presente arido e triste e un’indefinita futura realizzazione dei loro desideri.
L’esperimento promosso dall’ERT e realizzato da lacasadargilla dimostra che la drammaturgia contemporanea può rappresentare uno spazio di riflessione sul mondo d’oggi, nel quale sono in corso radicali, irreversibili e frenetici cambiamenti sui quali forse è proprio il teatro, solo apparentemente marginale rispetto al “mercato” dell’offerta culturale, il luogo deputato a una riflessione.
Il ministero della Solitudine, Luca Sossella editore, Roma 2023, pp. 170, € 14
Spettacolo di: lacasadargilla, regia di Lisa Ferlazzo Natoli e Alessandro Ferroni, drammaturgia di Fabrizio Sinis

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