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I progetti di AIB Solidale per l’Emilia-Romagna

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L’AIB per le biblioteche dell’Emilia Romagna: AIB solidale e i progetti sostenuti

All’indomani delle tragiche alluvioni che hanno colpito alcune aree della Regione Emilia-Romagna nel maggio 2023, l’AIB aveva pubblicato un bando per sostenere la realizzazione di progetti da attuarsi a favore delle biblioteche del territorio colpito e che fossero finalizzati a riallestimento, acquisto di beni e prestazioni di servizio per attività di allestimento, acquisizione e catalogazione del materiale, promozione della lettura.

Le biblioteche sostenute sono state:

Biblioteca Manfrediana di Faenza, Biblioteca Libertaria Borghi di Castel Bolognese, Biblioteca Dal Pane di Castel Bolognese, Biblioteca comunale di Riccione, Biblioteca di Sant’Agata sul Santerno, Biblioteca Trisi di Lugo.

Martedì 5 novembre  alle 20,30 , alla Biblioteca Trisi di Lugo – Sala

Codazzi l’appuntamento per raccontare i progetti realizzati.

Interventi di:

Enzo Borio, vicepresidente nazionale AIB

Roberta Turricchia, Comitato Esecutivo Nazionale AIB

Paolo Tinti, presidente AIB Sezione Emilia-Romagna

Claudio Leombroni, Settore patrimonio culturale Regione Emilia-Romagna

Silvia Dessì, Rete Bibliotecaria di Romagna e San Marino

Intervento da remoto di Piero Cavaleri, Ex Direttore Biblioteca LIUC, Managing editor DDC Italiana

Interverranno i responsabili delle biblioteche sostenute.

Dal sito AIBWEB

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Qualche notizia sulla Biblioteca Trisi di Lugo di Romagna

Si è svolta da aprile a maggio scorso , nello spazio espositivo della biblioteca Trisi di Lugo la mostra fotografica “I libri e il fango nella Romagna allagata”, un’esposizione fotografica realizzata da Giovanni Zaffagnini: un racconto dell’impatto travolgente che l’alluvione dello scorso anno in Romagna ha avuto sui libri.

Accartocciati, gonfi, resi illeggibili, ricoperti di fango, i volumi fotografati provengono dalla Biblioteca Comunale Manfrediana di Faenza, dalla stessa Trisi e dalla libreria indipendente Alfabeta, sempre di Lugo, e ci mostrano in uno scatto la fragilità e la resilienza della materia.

La mostra ha ospitato scatti inediti rispetto alla precedenti . Il ricavato dalla vendita del libro è stato  devoluto alle biblioteche danneggiate dall’alluvione del maggio 2023 in Romagna.

 

La storia della Biblioteca

 

 

L’origine della Biblioteca risale alla seconda metà del Seicento con la formazione di un primo nucleo di volumi che costituivano la “libraria” del Collegio, istituito per volontà testamentaria del nobile lughese Fabrizio Trisi, morto nel 1630. Il Collegio fu inaugurato nel 1674 in via Codalunga, oggi via Matteotti, e successivamente trasferito (1774) nell’attuale Palazzo Trisi, edificato su progetto dell’architetto Cosimo Morelli.

Inizialmente lo scopo del Collegio era quello di formare la classe dirigente lughese negli studi giuridici; successivamente venne aggiunto l’insegnamento di Filosofia. Trattandosi di studi a livello universitario il Collegio ebbe spesso pochi studenti e attraversò periodi di chiusura; in seguito, tuttavia, per necessità pratiche finì per ospitare altre discipline e altri tipi di scuola con indirizzo diverso, comprese le cosiddette scuole “basse”.

A Palazzo Trisi la biblioteca era anticamente situata al secondo piano e il nucleo librario, non più costituito soltanto di testi giuridici e filosofici, ma anche di carattere storico e letterario, si andava lentamente ampliando con gli acquisti che la comunità effettuava destinando, a tale scopo, una parte delle entrate del mercato del Pavaglione.

 

 

La biblioteca del Collegio era a disposizione soprattutto di chi frequentava le scuole a Palazzo Trisi, anche se risulta dai documenti d’archivio che era permessa la consultazione dei libri anche agli esterni.

Nel 1803 la biblioteca venne ufficialmente aperta al pubblico e prese il nome di Comunale Fabrizio Trisi. Un consistente incremento delle raccolte librarie si ebbe in epoca napoleonica, dopo che, in seguito alla soppressione delle Corporazioni religiose, confluirono a Palazzo Trisi le biblioteche dei Domenicani, Francescani, Carmelitani e Cappuccini.

 

 

Nel corso dell’Ottocento e del Novecento l’arricchimento delle collezioni fu comunque dovuto principalmente all’acquisizione di importanti fondi librari e documentari, pervenuti per donazione di privati e per acquisizione da parte dell’Amministrazione Comunale.

Oggi la Biblioteca ha un patrimonio di oltre 220.000 unità bibliografiche tra cui manoscritti e autografi, incunaboli, cinquecentine e altre edizioni di pregio, periodici, stampe, disegni, immagini iconografiche e materiale multimediale.

Tra i Fondi si citano quelli del matematico Silvestro Gherardi, dei musicisti Luigi e Giuseppe Malerbi, dell’aviatore Francesco Baracca, del bibliofilo Pietro Cavallini, della famiglia Rossi Ferrucci e del musicista e compositore Francesco Balilla Pratella, del regista e produttore cinematografico Gian Vittorio Baldi, dello studioso del giallo italiano Loris Rambelli.

La biblioteca dal 1986 fa parte della Rete bibliotecaria di Romagna, offre servizi di pubblica lettura ai cittadini di tutte le fasce d’età e svolge attività di promozione culturale, di sperimentazione didattica e di divulgazione scientifica in collaborazione con scuole, istituti e associazioni culturali.

Dal sito www.bibliotecatrisi.it

 

 

 

 

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