Lo Zibaldone
I 5 anni di Edizioni Sur
Sono passati cinque anni da quando Marco Cassini dava vita a SUR che, distribuendo direttamente a librerie indipendenti, ha raddoppiato la produzione aggiungendo alla letteratura latino americana la anglo americana.
DI MARCO PISCITELLO
Era il 2011 quando Marco Cassini, già fondatore di Minimum Fax, dava vita a un singolare progetto: una nuova casa editrice di nome SUR (come la rivista di Victoria Ocampo che ospitò i più grandi scrittori argentini, e non solo, del ‘900) dedicata in toto alla letteratura latino americana e distribuita direttamente e solo a librerie indipendenti. Sono passati 5 anni e SUR, oltre ad essere ancora in pista, ha anche raddoppiato aprendo alla letteratura anglo americana con la collana Big SUR. Come sia stato possibile che un prodotto di nicchia commercializzato in modo artigianale in appena 200 punti vendita abbia potuto vincere la sua scommessa ai tempi della crisi Leggere: tutti lo ha chiesto proprio a Marco Cassini. “Non c’è una ricetta. All’inizio volevamo solo pubblicare o riproporre grandi sudamericani mai usciti in Italia o di cui si erano perse nel tracce da noi. L’editoria è spesso soggetta a cicli, mode che prescindono dalla qualità: negli anni ’60 e ’70 la letteratura latino americana era in auge con autori come Marquez, ma negli’80 ha perso punti in favore del minimalismo. Poi ci sono stati casi più episodici, come il successo nei ‘90 di Sepulveda ed il Nobel di Vargas Llosa nel 2010, ma troppi altri nomi meritavano attenzione. E’ stato questo il nostro raggio d’azione, che si è esteso all’area nordamericana con l’arrivo in SUR di Martina Testa e alla musica con quello di Dario Matrone, due editor che avevano fatto la storia di Minimum Fax.
Il sistema di distribuzione diretta a 200 librerie indipendenti sta dunque funzionando.
E’ un sistema sempre in divenire, spesso su suggerimenti degli stessi librai. Che all’inizio erano una trentina e poi – complice la crisi del modello tradizionale di distribuzione – si sono aperti in maggior numero a prospettive come la nostra. Se nel 2011 nell’ambiente ci guardavano come pazzi, ora sono nate anche case editrici che hanno adottato la nostra formula, mentre altre hanno iniziato a seguirla anche solo in modo parziale. Quella di SUR, in ogni caso, non è una proposta cosi nuova. Anzi è vintage, ma con un senso. Perché il distributore facilita, ma fa un po’ perdere il polso della situazione nel passaggio di mediazione. Noi ovviamente sappiamo di dover vendere, ma ci piace soprattutto la letteratura, amiamo parlare di libri e stabiliamo con i librai dei rapporti diversi rispetto agli agenti di vendita che lavorando per tanti editori non possono trasmettere la stessa passione sul singolo prodotto. SUR pubblica 20 libri l’anno, mentre l’addetto di una grande casa di distribuzione cura nel medesimo tempo centinaia di titoli. Inoltre la base commerciale del rapporto è differente: normalmente il libraio quando riceve i libri dal distributore li compra e paga a 60 giorni, e se non vende per riavere i soldi deve restituirli. Di questi tempi il modo più semplice di operare è quindi rendere i libri, anche solo per poter fare cassa. Noi invece i libri li diamo in deposito accollandoci il rischio: il libraio paga solo quando vende e non impegna un soldo. Così non esiste concetto di resa. I nostri titoli, pur di nicchia, restano di conseguenza in scaffale più a lungo di altri e possono trasformarsi in long sellers: il primo in assoluto di SUR, Prima della fine di Ernesto Sabato, è infatti anche quello che ha venduto di più. Infine, abbiamo deciso di rinunciare alla percentuale di guadagno che deriva dal mancato pagamento dell’intermediazione al distributore cedendola al libraio: con SUR non prende il 30 % del prezzo di copertina ma il 40%. In più c’è un’opzione: se vuole può non prendere in deposito ma pagare il titolo, e così, invece del 40, prende il 51% sul prezzo: quasi il doppio di un normale libro.
Cosa propone SUR per il 2016?
Abbiamo iniziato con tanti classici latino americani e pochi contemporanei; da quest’anno invertiamo la tendenza: nel 2016 proponiamo ad esempio Rodrigo Hasbun con Andarsene e Alan Pauls con Il fattore Borges, un saggio sulla sua narrativa per il 30nnale dalla morte. Per Big SUR, invece, esce l’esordiente Catherine Lacey con il romanzo Nessuno scompare davvero. Mentre per la musica puntiamo su una raccolta di interviste di Joni Mitchell dal titolo Joni Mitchell both sides. Conversazioni sulla vita, l’arte, la musica.
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