Lo Zibaldone - Recensioni
“Hoshana” di Monica Brogi: lottare per il rispetto della vita umana
«Fu così che anch’io venni a sapere. La procedura demoniaca era definita nelle sadiche convenzioni stipulate tra l’Oasi dei Narcisi e le comunità scientifiche e medico-accademiche, gli ospedali militari, le aziende farmaceutiche, le élites di medici e scienziati militari e civili, le riviste scientifiche più blasonate e quant’altro attenesse la sperimentazione eugenetica – tutti enti cannibali che hanno sempre negato quanto stesse accadendo, intenti a soddisfare le ambizioni del potere […] “Stiamo parlando di una capillare rete umana, di un network efferato che consente, anche a grandi distanze, di commettere ogni forma di malvagità. È una guerra di sterminio sotterranea. Ci stiamo sostituendo alle leggi della natura con questa barbarie. Una barbarie che dobbiamo fermare. Non deve restare più niente!”»: la coraggiosa ribellione di Druido e Dimitri è il cuore pulsante del romanzo distopico “Hoshana” di Monica Brogi. Come in ogni distopia che si rispetti, ci troviamo nella rappresentazione di una realtà fittizia che però conserva forti legami con l’oggi: una proiezione delle storture che già stiamo vivendo, e che echeggeranno e si inaspriranno nel futuro; ai poli opposti dell’utopia, nella distopia vi è solitamente un governo tirannico e opprimente, che rende la vita umana difficile perché controllata capillarmente, decidendo il destino di tutti e limitando il libero arbitrio. Di solito a tali elementi si aggiunge un’esasperazione del progresso scientifico e tecnologico: ed eccoci al nucleo della vicenda narrata, in cui proprio in virtù dello sviluppo della scienza si è deciso di calpestare l’esistenza umana, per rendere i corpi del semplice materiale biologico da utilizzare nelle sperimentazioni legate alle modificazioni genetiche e al trapianto di organi. È una realtà disumanizzata e disumanizzante quella in cui si muovono Druido e Dimitri, due uomini ormai anziani ma determinati a denunciare l’abominio perpetrato ai danni di vittime innocenti; lo stesso Druido, da ragazzino, è stato confinato nell’Oasi dei Narcisi, il luogo dove vengono “coltivati” i bambini in modo da prepararli per essere sacrificati in nome della scienza. Druido è stato risparmiato grazie all’intervento di un uomo molto potente ma gli altri sono stati condannati a una morte atroce; è trascorso quasi mezzo secolo e l’uomo sta ancora cercando delle prove per far cessare la tratta di esseri umani per scopi scientifici, aiutato dal suo fedele amico Dimitri. Monica Brogi racconta le peripezie di questi due valorosi personaggi, in un romanzo denso di riflessioni filosofiche sulla società e sulla natura umana, il quale ha anche un testo-corollario intitolato “Genealogia dei resti”, in cui sono contenute in forma poetica le elucubrazioni del saggio Druido.
Casa editrice: Masso delle Fate Edizioni
Collana: Impronte
Genere: Narrativa/Distopico
Pagine: 136
Prezzo: 15,00 €
Contatti
https://www.romanzidimonicabrogi.it/
https://www.instagram.com/monica_brogi_scrittrice/
Link di vendita online
https://www.romanzidimonicabrogi.it/

You must be logged in to post a comment Login