Lo Zibaldone
Gli affamati
“La fama è il mio preferito tra i peccati”. Ci perdoni Al Pacino se modifichiamo una celebre battuta tratta dalla pellicola “L’avvocato del diavolo”, ma quest’aforisma, meglio d’altri, sintetizza perfettamente Gli affamati, il nuovo romanzo del collettivo letterario Gruppo 9, edito da Homo Scrivens per la collana Polimeri.
La fama, dicevamo. Quella che porta uno scrittore a diventare il beniamino del pubblico: presentazioni, passaggi televisivi, conto in banca con molti zeri e quella notorietà che non guasta mai. La fama che intende garantire la Shangri-La edizioni, un colosso dell’editoria capace di escogitare il più rivoluzionario tra i metodi per risollevare le proprie sorti: un contest letterario che metta di fronte i quattro migliori scrittori del panorama nazionale, pronti a darsi battaglia a colpi di best seller pur di ottenere un contratto editoriale della durata di vent’anni. Il tutto sotto l’egida regia di Serena Costa, giovane e rampante imprenditrice desiderosa di ottenere quel che solo i libri possono garantire: l’immortalità. A creare ambientazioni, sottotrame e personaggi il più numeroso collettivo letterario italiano, quel Gruppo 9 nato poco lontano da Napoli, creato e coordinato da Gianluca Calvino, giunto ormai al suo quinto romanzo.
Riccardo Masi, egocentrico giallista di successo, Linella Sforza, considerata la regina della letteratura sentimentale, Juliana Moss, pronta avvezza ad ammaliare i lettori con romanzi carichi di desiderio e perversione, e Joshua Di Bello, astro nascente della letteratura horror, questi i quattro contendenti al titolo di scrittore più famoso d’Italia e a quei quattro lustri di denaro e popolarità. Ognuno di loro dovrà dare un volto, un corpo e Utilizza come immagine in evidenzaun’anima fatta di carta e inchiostro a un personaggio femminile ispirato a Serena Costa, un’imprenditrice pronta a tutto pur di rilanciare la propria azienda e a tirar fuori i lati oscuri dei quattro che, ben presto, comprenderanno quanto il giocare secondo le regole non porti a nulla, se non a comporre un romanzo del quale ci si scorderà presto.
Lecito domandarsi, quindi, chi tra i quattro riuscirà a far breccia nel cuore dei lettori e ricoprirsi il capo con l’alloro dei vincitori. Quello indossato da poeti e romanzieri d’altri tempi. Il vero e unico traguardo da raggiungere per uno scrittore affamato di gloria.
Gruppo 9
Gli affamati
Homo Scrivens, 2017
pp. 192, € 15,00
recensione pubblicata su Leggere:tutti N° 117 Novembre 2017
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