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Elbabook, la terza edizione

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Il festival dell’editoria indipendente svela il carattere autentico dell’Isola d’Elba

 Rimane con le spalle rivolte al mare l’unico festival isolano dedicato all’editoria indipendente. Basta immaginarsi un piccolo borgo collinare e un eremo immerso nella macchia mediterranea: Elbabook è nato dalla collisione di queste due realtà. Dal 18 al 21 luglio, dopo il tramonto, il centro storico di Rio nell’Elba sarà animato da incontri con editori e scrittori, concerti, workshop di illustrazione en plein air, laboratori per i più piccoli sul riciclo e l’ecologica. Il rapporto tra immagini, parole e nuove cittadinanze sarà il fil rouge della terza edizione.

 

Martedì, alle 19.30, il Premio “Lorenzo Claris Appiani” per la migliore traduzione sarà l’evento inaugurale. Il concorso, sostenuto dalla famiglia del giovane avvocato scomparso e organizzato dall’Università per Stranieri di Siena, quest’anno premierà un libro tradotto dal russo. A intervenire saranno Andrea Gullotta e Massimo Maurizio, rispettivamente linguisti dell’Università degli Studi di Glasgow e dell’Università degli Studi di Torino. A seguire la Terrazza del Barcocaio, il salotto buono dell’isola, sarà la cornice ideale per accogliere tre tavole rotonde: mercoledì, alle 18.30, gli ospiti si esprimeranno sul futuro dei libri e sul loro valore intrinseco, insieme a Carlo Montalbetti, direttore generale del Consorzio Comieco (main sponsor), Gino Iacobelli, presidente di Odei – Osservatorio degli editori indipendenti, Orfeo Pagnani di Exòrma, Gabriele Ametrano di Edizioni Clichy e allo scrittore Roberto Pazzi; modererà Alessio D’uva di Kleiner Flug. Dalle 22 alle 23, il cuore del paese si riaccenderà per un’ora prima della notte: in Piazza Matteotti, prenderà vita un dibattito per indagare la tendenza delle grandi città a investire nei musei, per innescare anche all’Elba un processo virtuoso che favorisca il lavoro in ambito culturale. Dialogheranno a riguardo Monica Barni, vicepresidente della Regione Toscana, Daniele Pitteri, direttore del complesso museale di Santa Maria della Scala di Siena, Stefano Lamorgese, autore di Report, Maria Luisa Pacelli, direttrice delle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara, Massimiliano Zane, consulente strategico per lo Sviluppo e la Valorizzazione del Patrimonio museale e culturale e l’imprenditrice Ilaria D’uva. Giovedì, alle 18.30, le graphic novel saranno lo strumento per affrontare il tema delle nuove cittadinanze con l’illustratrice Takoua Ben Mohamed, il reporter Domenico Quirico, Tiziana Bonomo di ArtPhotò e il fotografo Francesco Pistilli; a moderare sarà il giornalista Luca Lunedì. La forza della Storia, dalla scelta di Lazzaro all’isola di N. sarà il filo conduttore della chiacchierata tra la giornalista Annarita Briganti e Roberto Pazzi, il quale alloggerà sull’isola per tutta la durata del festival, vivendo a distanza di duecento anni le atmosfere che tolsero il sonno a Bonaparte. Il soggiorno di scrittura lo accompagnerà nella stesura di alcuni testi che allo scoccare delle 22, in piazza Matteotti, saranno interpretati dai detenuti del Carcere di Porto Azzurro. L’emozione dominerà la serata. Venerdì, alle 18.30, il focus si sposterà sul turismo responsabile grazie a Isa Grassano, autrice di Forse non tutti sanno che in Italia… (Newton&Compton), Giampiero Sammuri, presidente del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, Roberto Della Seta, saggista ed ex presidente Legambiente e Giacomo Bassi, autore della guida Isola d’Elba e Pianosa per Lonely Planet; li introdurrà il geografo e ambientalista Marino Garfagnoli.  Il gran finale darà voce a una personalità che solitamente non ama rilasciare interviste: alle 22, in piazza Matteotti, il conduttore di Report Sigfrido Ranucci si racconterà senza freni al giornalista Luciano Minerva.

 

Le piccole e medie realtà editoriali resteranno le protagoniste indiscusse della kermesse, con l’obiettivo di disegnare strategie per la loro valorizzazione e tutelare la “bibliodiversità”. La mappa conterà oltre 20 case editrici provenienti da tutta la Penisola, tra le quali si sono già accreditate L’orma, Neri Pozza, Clichy, La Vita Felice, Exòrma, Kleiner Flug, Edt e Robin.

Non si conteranno, inoltre, le contaminazioni tra spunti enogastronomici, concerti di jazz e spettacoli di giocoleria. Il festival intende portare i turisti a scoprire quella parte dell’Elba che è rimasta legata alle tradizioni originarie. Sembra quasi che il tempo non sia mai trascorso: oltre all’Eremo di Santa Caterina, dove si fermarono da Michel Foucault a Norberto Bobbio, da Hervé Guibert a Nan Goldin, e all’Orto dei Semplici, che conserva una selezione unica di piante autoctone a uso medicinale e alimentare, il Parco del Distretto Minerario caratterizza l’intero versante orientale. I boschi di lecci si alternano a spiagge lunari a strapiombo sul Tirreno, colorate dalle tracce di pirite e azzurrite. Senza tralasciare la buona cucina: solo a Rio nell’Elba si può gustare la tonnina, un piatto tipico sotto sale che i minatori si portavano nel ‘convio’, abbinata a una veduta mozzafiato che domina la Valle dei Mulini, la stessa veduta che conquistò Napoleone.

Per conoscere il programma completo dell’iniziativa e restare aggiornati sugli eventi collaterali si può fare riferimento al sito www.elbabookfestival.com oppure seguire la pagina Facebook: www.facebook.com/Elbabookfestival.

 

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