Diario di una badante

di Serena Bedini

Maria Tudor è nata in Romania, Maria Tudor, raggiunti i quarant’anni, si trasferisce in Italia dopo la morte del marito, lasciando i figli a una zia e cercando lavoro come badante. Troverà un impiego presso un anziano medico ormai prossimo alla fine. La sua storia è il filo conduttore della trama del nuovo romanzo di Guido Barbagli, Diario di una badante, edito da Noripios, ma è solo un espediente narrativo: il vero protagonista è in effetti il professor Francesco Bartolini, chirurgo di successo ormai anziano, presso il quale Maria offre il suo servizio e diviene testimone e insieme depositaria delle memorie del medico. Ed è così che in un mirabile alternarsi di ricordi e fatti storici, il lettore rivive i cambiamenti epocali del Novecento, con un accento particolare sugli anni delle contestazioni sessantottine. Un romanzo affascinante e coinvolgente perché narra vicende che sono all’origine dell’Italia contemporanea e mostra come sia la storia dei singoli a fare autenticamente la Storia. Del resto, occorre anche tenere presente che “la vita, intesa come l’estendersi del tempo e sopra ognuno di noi, non è altro che la somma di singoli episodi vissuti o forse meglio dire attraversati con singolare specificità dall’inizio alla fine della nostra esperienza” (p.111). Il romanzo è in effetti composto dal succedersi di episodi che compongono come tessere il puzzle della vita del professor Bartolini, dando modo al lettore di intuire i collegamenti impliciti e ricostruire quanto celato tra le pieghe del tempo. Lo stile è elegante, scorrevole, come la buona letteratura di una volta, quella che era fatta di termini esatti, poche pagine e concetti profondi che, nello specifico, trovano nell’impegno e nella dedizione del protagonista valori su cui riflettere. Guido Barbagli, autore del romanzo, è medico specializzato in urologia, e alla pubblicazione di numerosi saggi ha da anni unito quella di racconti e romanzi.

Guido Barbagli

Diario di una badante

Noripios, 2024, 10€.