Junior
Cielo di ciliegie
“Alcuni amici sono più che amici. Crescono come ciliegie gemelle attaccate allo stesso gambo.”
Ho letto più volte la storia di Jef Aerts, Cielo di ciliegie. Il libro ha le bellissime illustrazioni di Sanne te Loo, che ricordano pennellate di ciliegi fioriti, in stile giapponese.
Adin e Dina sono amici da sempre e i loro nomi, uno l’anagramma dell’altro, cementano ancora di più il significato della loro amicizia. Adin vive in una roulotte e la mamma lavora nei frutteti del papà di Dina. È un rapporto di lavoro sereno, ma la mamma di Adin desidera una vita migliore per sé e per il figlio, una casa, un lavoro e una scuola. Realizza questo sogno, anche se sarà costretta ad allontanare i due bambini tra di loro. Ma l’amicizia tra Adin e Dina è al di sopra delle diversità etniche e sociali; così, lanceranno semi di ciliegio lungo la strada che li divide, unendo simbolicamente le loro vite, superando difficoltà sociali e logistiche.
Denso di poesia, il libro affronta con delicatezza, ma anche con determinazione, temi attuali ancora irrisolti: l’accoglienza degli stranieri, il lavoro precario, il desiderio di riscatto di vita.
Quello che trovo straordinaria nel libro è la figura del papà di Dina, che dà un lavoro alla mamma di Adin, consentendole il primo passo dignitoso per una vita diversa e favorendo, successivamente, la conoscenza e la frequentazione dei due bambini anche quando sono lontani. Una figura silenziosa, quella del papà di Dina, ma protagonista indispensabile perché questa piccola storia di amicizia e di accoglienza si trasformi in una generosa storia a lieto fine.
Cielo di Ciliegie
Jef Aerts (ill. Sanne te Loo)
Camelozampa Editore
Giugno 2021
pp. 48
€ 16,90
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