Lo Zibaldone
Bestiario habanero
Un libro dedicato a tutte le persone che Davide Barilli ha incontrato per le strade de La Habana.
di Andrea Coco
Nato nel 1959, pronipote d’arte e di letteratura (Bruno Barilli è stato uno scrittore e critico musicale), fino al 2021 giornalista culturale della “Gazzetta di Parma”, nel 1989 ha pubblicato il suo primo romanzo “La fascia del turco”.
Autore di storie raffinate e originali, dove molte situazioni sono ispirate a fatti accaduti durante la sua infanzia, Davide Barilli è molto legato all’isola di Cuba dove ha ambientato molti dei suoi libri, tra cui “Le cere di Baracoa” (Mursia), “Cuba. Altravana” (Giulio Perrone), entrambi finalisti al Premio Fabriano, e “La nascita del Che” (Aragno), secondo al Premio Chiara.
“Bestiario Habanero. Itinerari sbiecati di una capitale” è un libro, nato da mille ritorni in quella città, dedicato a tutte le persone che l’autore ha incontrato a La Habana e a quelle con cui ha condiviso il suo amore per la capitale cubana, un luogo surreale, in bilico tra realtà e finzione, popolato da galline suicide, ronzini azzoppati, galli da combattimento, uccellini muti, pipistrelli alcolici e cani bitorzoluti.
Un viaggio attraverso Cayo Hueso, un quartiere tradizionalmente popolare de La Habana popolato da afrocubani, in un percorso tortuoso, da calle Vapor a Perseverancia, da San Lázaro a Infanta, dal parque Trillo al Bodegón de Teodoro, dal Callejón de Hamel fino al Malecón, “un tragitto dove ogni luogo diventa profondo come una ruga, vivo come una ferita sempre aperta”.
Davide Barilli
BESTIARIO HABANERO.
Itinerari sbiecati di una capitale
OLIGO, 2024
pp. 100, euro 13,00
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