Lo Zibaldone
La vestaglia del padre: “Alessandro Moscè”
C’è un sogno, un desiderio che nessun tempo o spazio temporale può fermare, nemmeno la morte. Aprire un passaggio, “Una botola”, un filo diretto che unisca, anche per brevi istanti, la vita di chi resta con la vita di chi ha oltrepassato. Utopia della memoria? Sono due cieli sovrapposti. Il legame di sangue, la vicinanza ideale. Siamo abituati alla poesia in versi ma questa di Moscè è una prosa poetica o meglio un racconto in poesia dove la ricerca delle parole è una scelta per riesumare la propria identità in un gioco necessario di memoria, trafitta dalle passioni e dai temi privati o celati che si fanno universali. Tematica che Moscè divide in quattro tempi, anticipandoli con “Il senza tempo”, dove si evoca la morte, non dolorosa ma un abbandono con un “ci rivediamo”. Il passato non come nostalgia ma base, pietra angolare, per un presente che non sarà mai ancorato e dipendente da ciò che fu. Nel senza tempo viva è la morte”la morte brucia il presente, lo zittisce”, costatazione senza alcun rimprovero, senza alternative. Degli amori più cari “Lo sanno” ogni cosa,ogni persona, ogni oggetto. Si cerca sempre di dare un senso alla morte, che sia il bisogno dei vivi tra i vivi. Dal senza tempo, il limbo delle rimembranze, del tutto che era, Moscè passa al primo tempo, nel quale sarà il treno, con i suoi vagoni zeppi di umanità a portarci alla crudeltà dell’oggi. L’amore, con un’altalena di nomi di donne, di gioventù ci coccolerà nel secondo tempo. “Anni piegati come le tovaglie”. Un altro vivere, quello del terzo tempo, quello degli ospedali che sono come navi, dove il tutto resta fuori. Anime racchiuse in un fagotto di corridoi, di stanze, flebo e infermieri. “La morte si rimanda sempre”. Uno spazio dove la salute si dilaziona. La follia in una teoria di nomi, disagiati ed emarginati. Sarà il quarto tempo. Essa è il legame con gli altri tempi. Il desiderio di poter sorridere fuori dagli schemi, dalle reti. La follia come materia prima dell’universo, dove trovare Dio e anche se stessi.
La vestaglia del padre di Alessandro Moscè
Nino Aragno editore
ISBN 9788884199980
Euro 12,00
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