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Scrivere per gli altri: una magia nero su bianco

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Abbiamo incontrato Teresa Giulietti, in arte la Signorina Write (www.lasignorinawrite.it): professione scrittrice e ghostwriter, o come lei preferisce, scrittrice su commissione. Obiettivo: scrivere, e scrivere bene, le storie degli altri

a cura di Filippo Di Girolamo

D: Quando hai scoperto di essere tagliata per la professione di ghostwriter?

Scrivo da che ne ho memoria, da ancor prima di imparare a scrivere. A quattro anni giravo con una penna e un blocchetto in mano, sentendo il bisogno di trasferire su carta ciò che vedevo, ascoltavo, provavo. Oggi di anni ne ho 53 e ancora scrivere è la mia vita.

Mi è sempre piaciuto ascoltare le storie, quelle immaginate e quelle reali, ne diventavo parte. Nel centro estetico della mamma soggiornavo sotto il lettino della ceretta e nelle cabine del manicure e del massaggio, facendo il pieno di tante confidenze. Attraverso una nonna maestra mi sono appassionata ai libri, alla magia della parola che sa fermare la realtà e crearne mille altre, altrettanto vere.

 

D: Chi si rivolge principalmente a te?

Donne dalla quarantina in su, professioniste, madri, figlie. Anche nonne che vogliono lasciare ai nipoti la storia delle proprie origini. E uomini, soprattutto imprenditori, partiti da zero, che hanno saputo garantire un futuro solido alla propria famiglia, attraverso costanza, nessun alibi, la miccia della rivalsa accesa di passione. Le storie, se non vengono fermate, sono destinate a scomparire tra la nebbia della trascuratezza. I libri sopravvivono alla fragilità delle nostre esistenze.

D: Scrivere è un’arte totalizzante: ti immedesimi nelle storie che racconti? Ne avrai ascoltate di tutti i tipi…

Certo, sempre. Mi piace diventare la persona che racconto, provare i suoi stessi sentimenti, nutrirmi dei suoi pensieri, è un’esperienza preziosa che sposta dal proprio baricentro fisico ed emotivo. Spesso mi sento dire: “Teresa, ma come hai fatto? Io quella cosa non te l’ho raccontata”; ebbene, l’allenamento e una innata predisposizione all’immedesimazione accorciano distanze, sfilano maschere e sanno creare un terreno condiviso da esplorare. E, sì, le mie orecchie hanno ascoltato storie che voi esseri umani…

 

D: Ci puoi indicare alcuni personaggi famosi che si sono rivolti a te?

Come ghostwriter il mio lavoro è protetto da privacy ma accade che il “personaggio” in questione abbia piacere che il mio nome compaia sulla copertina del libro; è il caso di Bobby Solo, un uomo entusiasta della vita; di Cristiana Ciacci, la figlia di Little Tony, che ha affidato alla mia penna le vicissitudini della sua vita; di Nello Salza, storico trombettista di Ennio Moricone per cui sto lavorando in questi mesi. Altri nomi non posso farli; chissà, forse un giorno…

 

D: L’intelligenza artificiale può rappresentare un problema per la tua professione?

Proprio ieri sono stata più di due ore a parlare con M. che ha perso un bimbo a pochi giorni dalla nascita e che mi ha chiesto di far rivivere il suo piccolino in una bella favola animata di stelle e topini.  Insieme, in questi mesi, abbiamo riso, pianto, immaginato soluzioni per poter supportare altre mamme che hanno vissuto, o si ritroveranno a vivere, questo tragico evento. Quale intelligenza artificiale potrebbe mai sostituirsi a tutto questo amore? E potrei citare mille altri casi. Il rapporto di fiducia, confidenza e reciproca stima che si vengono a creare tra chi racconta e chi scrive vola al di sopra di tutti gli artifici, perdura nel tempo, si annida nei cuori.

www.lasignorinawrite.it

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