Narrativa
Zama: quando attendere distrugge
di Martino Lorenzo Fagnani
Zama è ambientato nel Sud America di fine Settecento, ma definire questo romanzo semplicemente “storico” sarebbe riduttivo. La complessità della materia e l’efficacia dell’espressione lo rendono insofferente a qualsiasi tipo di etichetta.
Don Diego de Zama – al servizio della Spagna come consigliere nel Vicereame del Río de la Plata – per anni si macera nell’aspettare ora le lettere dalla moglie lontana, ora uno stipendio che non arriva mai, ora una promozione e il trasferimento in una città migliore. Ma col tempo l’attesa interminabile diventa qualcosa di peggiore: si trasforma in un vuoto che don Diego non riesce a riempire, un male di vivere che non può sanare.
Tra le pagine di Zama troviamo il tempo immobile, denso e malsano che divora anno dopo anno il tormentato consigliere. Leggiamo di una vita che sembra negargli persino la soddisfazione dei bisogni più elementari, come il cibo e la ricerca della compagnia umana. E così, come un dannato, don Diego si muove di strada in strada, di casa in casa, dentro e fuori la taverna, fino a gettarsi nella natura labirintica che domina il Vicereame. Le giornate e le notti, gli anni e un interno decennio scorrono interminabili, monotoni, sinistramente uguali. La frustrazione e la durezza d’animo prendono il sopravvento su don Diego, gli montano nel cuore, lo rodono dall’interno, dove si acquattano pronte a sfogarsi su bersagli deboli: funzionari di grado inferiore, cani randagi, addirittura il bambino che Zama ha avuto da una donna della città e che lo lascia indifferente come se non fosse nemmeno suo.
La realtà diventa sempre più sfocata e fumosa, e don Diego fatica a distinguere ciò che esiste da ciò che nasce dalla sua mente angosciata. È il caso delle due donne misteriose che appaiono e scompaiono nella casa in cui lui ha affittato una camera: persone in carne e ossa, oppure fantasmi? Difficile capirlo se in dubbio è la certezza che le donne siano davvero due.
Poi, quando il secolo volge al suo termine, Zama partecipa alla caccia a un criminale del quale lui è l’unico a conoscere il volto. Inizia un inseguimento senza scopo: rappresentazione e amaro coronamento dell’attesa infinita che è la tortura del consigliere.
Un libro unico e spietato, in grado di stupire ancora a quasi sessant’anni dalla prima pubblicazione.
Zama
Antonio Di Benedetto
SUR, 2014
pp. 250, Euro 15,00
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