Lo Zibaldone

“Xavon. Il ragazzo non vaccinato. Esistenza stravolta”, il romanzo controcorrente di Alan Paccagnella.

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10 mesi ago

8 Febbraio 2024

«Nonostante avessero raccontato bugie palesemente smentite, erano stati in grado di indurre la maggior parte del popolo a consegnare il proprio corpo e ad accettare l’esperimento. Come se non bastasse, li avevano costretti a firmare un documento in cui il cittadino avrebbe dichiarato l’assunzione di qualsivoglia tipo di responsabilità, una sigla che sarebbe valsa anche nel caso in cui il vaccino avesse portato un danno a distanza di anni. Se non fosse stata la verità, ci sarebbe stato da ridere, ma invece non era andata così. Moltissimi di loro, presi dall’immane voglia di farsi calpestare e senza neanche leggere quelle inquietanti righe, firmata la carta accettarono tutto e si dileguarono»: “Xavon. Il ragazzo non vaccinato. Esistenza stravolta” di Alan Paccagnella racconta il punto di vista di un giovane uomo no-vax, deciso a non agire come la massa ma a scegliere per sé stesso. Xavon rifiuta categoricamente di vaccinarsi, e non lo fa per partito preso ma per una serie di motivazioni, per lui importanti, che spiegherà al lettore; è chiaro che questo personaggio sia un riflesso dell’autore, che mediante il suo protagonista vuole dire la sua, senza peli sulla lingua, su ciò che è accaduto durante la pandemia di coronavirus. Alan Paccagnella stesso, nell’introduzione alla sua opera, si dichiara pronto a ogni tipo di accusa o condanna; è in fondo un rischio che è parte del gioco: la verità, quando è così estrema e per certi versi controversa, può essere pericolosa per chi l’afferma. La pandemia e la campagna vaccinale sono inoltre un pretesto per riflettere sui grandi problemi della società contemporanea: forse è in questo frangente che l’autore si spinge un po’ troppo oltre, e la sua brutale onestà potrebbe urtare certe sensibilità; ancora una volta, egli si appella alla libertà di pensiero, consapevole di poter essere giudicato negativamente. Xavon ce l’ha un po’ con tutti ma in particolare con politici e virologi; ed è proprio contro la prima categoria che egli si scaglia, convinto che il popolo italiano sia sotto scacco di un governo che non pensa al benessere dei suoi cittadini ma che, anzi, stia ordendo un complotto dove, a farne le spese, sarà proprio l’ignara popolazione. E allora Xavon si indigna, scrive invettive al fulmicotone sui social, e si rifiuta di farsi iniettare quello che lui considera un veleno; le conseguenze, tuttavia, non tardano ad arrivare: pregiudizi, allontanamenti, e poi, da parte sua, paranoia, ipocondria e manie di persecuzione. Xavon però non si arrenderà, convinto che la libertà di scelta e quella di opinione siano un diritto inalienabile.