Non solo libri
Verba Sonant
Intervista inedita sul progetto letterario e artistico di Maria Roveran e Joe Schievano
1) Come nasce l’idea di Verba Sonant?
Nato dall’incontro tra Tadàn – gruppo artistico multidisciplinare organizzato in forma di associazione culturale della quale siamo membri fondatori – e Fabbrica Lirica dell’attrice e regista Nicoletta Maragno, “Verba Sonant” scaturisce dall’idea primaria che le parole dei grandi autori di tutti i tempi possano avere oggi grande significato.
Crediamo che la letteratura abbia un profondo portato di senso che, oltre ad essere insito nel puro significato della parola, possa emergere anche dal suo suono e dalle immagini da essa evocate.
Infatti, in “Verba Sonant” il senso della parola letteraria viene portato alla luce nella sua autenticità e potenza grazie ad un lavoro di produzione sonora e visuale che hanno origine a partire dal testo letterario stesso.
Il sottotesto dell’opera, prende vita attraverso la creazione di musica e suoni, performance fisica, attoriale e creazione di video.
Parlando del nostro specifico lavoro, è importante per noi precisare che per “suono” non intendiamo unicamente il “suono oggettivo” (o fonema) di ciascun termine. A partire dal fonema ed esplorandone in maniera creativa la natura, lavoriamo per produrre strutture sonore che possano far emergere altri aspetti della parola letteraria stessa: elementi simbolici, suggestivi, emozionali capaci di portare alla luce significati non espliciti e più profondi.
Sul piano sonoro, quindi, il nostro obiettivo è quello di far emergere il senso più profondo dei testi attraverso l’esplorazione, la rielaborazione e la creazione di sonorità e di musica scaturite dalle parole stesse.
Ne deriva un insieme di suoni e musica coordinate con il divenire della performance, sulle quali i performers e le immagini danno corpo, movimento e senso al testo letterario.
Concretamente, “Verba Sonant” si traduce in video sonori fruibili a livello digitale che mirano ad emozionare e a coinvolgere anche lo spettatore più giovane e ha dato anche vita alla produzione di una performance live che debutterà il 10 aprile 2022 con la creazione dello spettacolo-concerto della parola dedicato a Pier Paolo Pasolini ed intitolato “Tra Cielo e Carne” – Pasolini, poesie in concerto.
2) Quanto è importante oggi riscoprire i classici della letteratura?
Crediamo che riscoprire oggi i classici della letteratura sia anche più importante rispetto al millennio scorso. La rivoluzione tecnologica di massa e la rete, se da un lato hanno creato un surplus di informazioni, dall’altro hanno anche generato uno strappo relazionale tra le nuove generazioni e il nostro passato, il quale sembra essere percepito come qualcosa di distante, incontattabile, lontano, epico all’occorrenza, ma poco significativo per noi. Riscoprire i classici può aiutarci ad entrare in contatto con il nostro passato, con la nostra storia, dandoci spunti, idee e informazioni importanti su noi stessi e la nostra natura, rendendoci consapevoli che poi, “il passato”, tanto “passato” non è e che le storie umane si ripetono incessantemente con delle costanti che si perdono via via con il procedere del tempo. Crediamo che questo aspetto sia importantissimo per le nuove generazioni e per tutti noi, per poter crescere con una certa autonomia e solidità di pensiero.
3) Come lavorate da un punto di vista di visual art e sound design su ogni vostro singolo progetto?
Il suono in questo tipo di opera, ha un approccio creativo che è molto simile alla colonna sonora, anche se qui i suoni e gli effetti sono molto più integrati con la musica, perchè non sono solo effetti speciali, ma hanno significati utili e funzionali al testo e alla scena in questione.
Ci piace pensare che questi siano suoni che contengono informazioni utili, funzionali per il fluido susseguirsi delle scene. La musica e la parte visuale hanno per noi anche il compito fondamentale di metterci in connessione con il pubblico più giovane, che utilizza quotidianamente questi due linguaggi. Creare una connessione di questo tipo non vuole essere una forma di compiacimento attraverso l’utilizzo degli stili in voga, ma piuttosto il tentativo di creare un ponte affinché tutti coloro che pensano la parola sia desueta, passata e noiosa, possano scoprire una nuova “terra”, ricca di valore, contenuti e infinite possibilità interpretative.
L’analisi del testo e la regia dell’interpretazione è coordinata insieme a Nicoletta Maragno, attrice e regista.
La realizzazione video è affidata alla fotografa e visual artist Jessica Tosi che oltre a filmare la danzatrice, coreografa e regista Teresa Farella dirige e coordina insieme a Farella la messa in scena ed il montaggio delle immagini a partire dall’ascolto del suono e della musica da noi prodotti.
4) A cosa state lavorando attualmente?
Attualmente stiamo proprio lavorando allo spettacolo e concerto della parola dedicato a Pier Paolo Pasolini e alla sua produzione poetica in occasione del centenario della nascita. Tale spettacolo intitolato “Tra Cielo e Carne” – Pasolini, poesie in concerto – è nato proprio a partire dal progetto “Verba Sonant” e sarà una performance a tutto tondo fatta di interpretazione, di immagini e visual, di suoni, di musica e dance performance. E’ un lavoro con una sua complessità, attraverso il quale vorremmo restituire il nostro sentire relativamente alla poetica e all’anima del grande uomo ed artista Pier Paolo Pasolini…il suo essere eclettico, vasto, tormentato e fragile ma anche forte, profondo, integro e idealista. Un protagonista del ventesimo secolo, che sarebbe bene conoscere, approfondire e far conoscere, soprattutto ai più giovani.
Insieme ci stiamo anche preparando ai prossimi concerti.
Prossimamente porteremo in giro anche il nostro ultimo progetto musicale e culturale rappresentato dal disco “Naüge Beng – Strade Nuove” che potete ascoltare su tutte le piattaforme online. Questo nostro lavoro è interamente dedicato alla lingua cimbra, antico idioma parlato da una delle più longeve popolazioni a minoranza linguistica oggigiorno presenti sul nostro territorio nazionale.
Abbiamo studiato e lavorato molto a questo progetto che è stato voluto, sostenuto e prodotto dall’Istituto di Cultura Cimbra di Lusèrna.
Nei 10 brani che lo compongono abbiamo volutamente fuso tradizione e nuove sonorità con l’obiettivo di valorizzare la potenza evocativa ed emozionale della lingua cimbra, per farla conoscere al pubblico e divulgarne la storia.
5) Dove vi vedremo a breve?
Saremo in concerto con il repertorio dedicato alla lingua cimbra tratto dal nostro disco “Naüge Beng – Strade Nuove” e poi in teatro con lo spettacolo “Tra Cielo e Carne” – Pasolini, poesie in concerto – che debutterà a Teatro Candiani di Mestre (VE) il prossimo 10 Aprile.
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