Lo Zibaldone
Una voce particolare
di Eleonora Marsella
“Siamo in un mondo ricco di informazioni scientifiche e abbiamo la tecnologia che fino a pochi decenni fa potevamo solo sognarla. Ma a livello spirituale siamo rimasti dei trogloditi. Siamo come un enorme gigante che usa solo la forza dei muscoli. La testa e il cuore dove li abbiamo lasciati?”
Stefania Cenci ci travolge con la sua dura realtà fin dalle prime pagine di Una voce particolare, sua opera autopubblicata che offre il suo contributo al collettivo grido di speranza contro l’ennesimo male dell’umanità. Protagonista è Paola, moglie e madre prigioniera di una doppia dipendenza dai cannabinoidi e dal cortisone (quest’ultima per combattere l’asma da cui è affetta); una combinazione pericolosa di sostanze che con il tempo arrivano a provocarle stati di allucinazione radicati alla sua passione per la musica. Così ecco che una “voce particolare” inizia a guidarla, a consigliarla, a spingerla su sentieri oscuri che la allontanano sempre più dal marito e la figlia. E quando il troppo stroppia – quando diventa evidente la causa di queste visioni – resta solo da fare la cosa giusta, pur difficile che sia: smettere.
Scorrevole nella lettura e dettagliato nei fatti, con una protagonista che entra nella storia con tutta la sua personalità, il carattere, il dolore, i sentimenti, la passione per la musica e per due cantautori in particolare. Una voce particolare si rivela una lettura a tratti dolorosa ma indispensabile per chi ricerca l’argomento della tossicodipendenza. Ricordando a tutti che esiste sempre una via d’uscita da questi tunnel.
Stefania Cenci
Una Voce particolare
Lupi Editore, 2021
pp. 153, Euro 12,990

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