Spettacoli
“Una stanza al buio”: il giallo e la poesia a teatro
di EDOARDO MONTI
Il teatro – e chi fa teatro – non si scoraggia, perfino in momenti storici oggettivamente difficili come quello attuale. E tutti noi gliene siamo grati, poiché la voglia di conoscere nuove storie – che ci facciano divertire ma anche riflettere – è ciò che ci rende vivi e desiderosi di osservare il mondo.
Con piacere, dunque, segnaliamo il ritorno sulle scene di Una stanza al buio, spettacolo che aveva già fatto parlare di sé. Dopo esser stato rappresentato in diverse città d’Italia, esso approda ora a Milano – presso il Teatro Martinitt -, ove verrà replicato per quasi tutto il mese di febbraio, dal 4 al 20.
Tratto da un testo di Giuseppe Manfridi e interpretato da Alessia Fabiani e Claudiio Zarlocchi, con la regia di Francesco Branchetti, Una stanza al buio è una commedia che inganna piacevolmente lo spettatore, prendendo l’avvio da una situazione “da giallo” (l’assassinio di una persona) e, nondimeno, precipitando ben presto nelle dinamiche psicologiche dell’incontro tra un uomo e una donna, che si vengono a trovare sul luogo del misfatto. I due personaggi, umanamente, sono molto particolari, e ciò che ne vien fuori dà vita a un carosello di umori contrastanti, comici, poetici. E, soprattutto, a una serie di colpi di scena in grado di rimettere ogni cosa in discussione.
Info e prenotazioni:
http://www.teatromartinitt.it/prosa/stagione-prosa-2021-2022/una-stanza-al-buio
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