Una sola è la città

di Loredana Simonetti

Questo libro, scritto da Ernesto Preziosi, è animato dal contesto storico in cui viviamo, in cui i credenti sono invitati ad operare nella città degli uomini, mirando soprattutto all’importanza del dialogo verso i non credenti.I cattolici impegnati politicamente non vengono eletti dalla Chiesa, ma a loro volta da cittadini cattolici o non cattolici.

L’autore ripercorre i primi decenni dell’800 per ricordare come i credenti sono stati più volte coinvolti dalle stagioni rivoluzionarie, ma la loro posizione è sempre stata centralizzata e sottoposta al Papato.

Nel dopoguerra, in cui la Chiesa era rimasta intatta nelle sue strutture, il nostro Stato, totalmente impegnato nella cooperazione economica, affidò ad Alcide De Gasperi lo scenario di quella faticosa ricostruzione all’interno di un’Europa completamente disfatta. Grazie alla sua reale fede democratica, il referendum istituzionale del 2 giugno 1946, consacrò la sua elevata capacità di conciliare l’uomo politico con l’uomo di fede.

“Vorrei dire ai partiti: non imprechiamo, non accaniamoci tra vinti e vincitori; uno solo è l’artefice del proprio destino, il popolo italiano che, se meriterà la benedizione di Dio, creerà con la Costituente, una Repubblica per tutti, una Repubblica che si difende sì, ma non perseguita; una democrazia equilibrata nei suoi poteri, fondata sul lavoro, ma giusta versotutte le classi sociali; riformatrice, ma non sopraffattrice, e soprattutto rispettosa della libertà della persona, dei comuni, delle regioni.”.

La memoria storica più vicina, quella degli anni ’70, ricorda i conflitti sociali con la Democrazia Cristiana e la più recente “crisi di sistema” della partecipazione cattolica ai nuovi movimenti politici (leghismo, berlusconismo e socialdemocazia). In questo saggio non mancano, tra l’altro, alcune nozioni chiave sul Magistero della Chiesa e su come

la laicità cristiana si relaziona con la libertà religiosa.