Poesia
Una poetessa nuova
di Aldo Onorati
Sì, direi proprio di sì: una poetessa nuova, anche se ha pubblicato altre sillogi. Si chiama Angela Cuomo, e ci presenta un’insolita raccolta di poesie (“Nel mondo ma non… del mondo”) in cui, in tempi laici, torna il battito religioso della vita. Un libro bellissimo, questo che indico ai numerosi lettori di “Leggere:tutti”, sospeso tra la descrittività lirica e l’afflato metafisico. Il battito interiore riesuma dall’oblio la ricerca di un senso all’esistenza, ma non interno ad essa, bensì escatologico. Il tempo e la vita sono due condizioni di riflessione continua da parte di questa poetessa dalla sensibilità delicatissima, la quale parla di “sospiro del tempo”, tanto che “cercare le radici del ritorno è la sfida che sembra impossibile”. L’ipermetro, tecnica in disuso nell’oggi ancora ungarettiano nello stile, è anch’esso una variante interessantissima nella tessitura metrica di questa autrice, e, quando lei usa l’ipometro, non scende mai al di sotto del settenario sdrucciolo, tranne rare liriche in cui, per motivi musicali, stacca il trisillabo.
Se dovessi scegliere una lirica centrale gnoseologicamente nella silloge, indicherei “Preghiera di tarda primavera”, densa e vibrante per il suo palpito intenso di anelito alla Fede (“Fa’ che Tu ascolti sempre questo mio sdrucito desiderio di te”). Insomma, siamo di fronte a un’anima tesa al mistero delle cose, di contrasto con gli “egoismi” che esalano l’inutilità dell’esistenza.
Si aveva bisogno di un “ritorno a Dio”, e in questa maniera profondamente sofferta e tenera, ove il pensiero di Angela Cuomo è sospeso fra la sensibilità estrema delle cose e la ricerca di un “quid” che plachi l’animo in questa esistenza globale contraddittoria e dolorosa, dove l’essere umano sembra avere smarrito non solo le radici del suo animo, ma la strada per ritrovarsi “oltre la vita”.
Angela Cuomo
Nel mondo ma non… del mondo
Controluce editrice, 2022, pp. 120, E. 12,00
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