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Una piccola formalità
di Elena D’Alessandri
Attraverso testamenti, atti notarili, segreti di famiglia e misteri da risolvere, Alessia Gazzola racconta con ironia e leggerezza una storia di crescita e rinascita.
“Manfredi abbassa per un momento lo sguardo e si gratta per un attimo la nuca. “In fondo, è solo un giro in macchina”. “Infatti” lo assecondo io. […] “E dove vuoi andare?” “Hai presente quando si dice “non importa la meta ma il viaggio?”
Uno zio pressochè sconosciuto muore, suo padre rinuncia all’eredità e Rachele Braganza, 32 anni, spumeggiante giornalista di lifestyle, moda e gossip a Milano, si ritrova alle prese con l’eredità. Mentre suo padre cerca di convincerla alla rinuncia, Alessio, il suo fidanzato dai tempi del liceo le suggerisce di rivolgersi ad un notaio, indicandole Manfredi Malacarne, un loro ex compagno di classe. Ma quella che doveva essere solo ‘una piccola formalità’ segna l’inizio, per Rachele, della rinascita.
La nuova protagonista di Alessia Gazzola – autrice messinese con una formazione da medico legale, nota per le indagini di Alice Allevi e della paleopatologa Costanza Macallè – è una giovane donna perfettamente inserita in quella Milano divertente fatta di eventi e aperitivi nei locali più alla moda del momento di cui scrive per la patinatissima rivista Chic&Glam. La sua vita personale ha preso tuttavia una piega diversa dall’atteso: pur sognando passioni travolgenti, condivide con Alessio, fidanzato dai tempi del liceo, una quotidianità tiepida e ordinaria.
La notizia della morte dello zio Massimo, fratello di suo padre, a lei pressochè sconosciuto, è l’inizio, per la protagonista, di un cambiamento radicale. Dopo la rinuncia del papà, la questione ‘eredità’ passa nelle mani di Rachele. Ma, mentre suo padre la invita con insistenza a rinunciarvi a sua volta, la protagonista, incuriosita, decide di scavare più a fondo per capire cosa si nasconde dietro il comportamento di suo padre e, più in generale, alla misteriosa vicenda. E’ così che avendo bisogno di un notaio si rivolge all’ex compagno di liceo Manfredi Malacarne, oggi tra i più giovani e brillanti notai della city. Nel mentre, Alessio, lo storico fidanzato, decide di chiudere la loro storia ultradecennale senza possibilità di appello.
Superato lo shock e assaporando il gusto della libertà ritrovata, Rachele si lascia sedurre da Manfredi, oggi professionale, gentile e premuroso, molto distante dall’adolescente ‘sciupafemmine’ dei banchi di scuola. Ma, mentre l’intricata vicenda familiare dietro alla morte dello zio piano piano inizia a dipanarsi, e la liaison con Manfredi sembra aver preso la giusta piega, Rachele si ritrova a fare i conti con un pesante passato fatto di incomprensioni che le impedisce di dare e darsi un’altra possibilità.
“Benché vivere con l’amplificatore della giovinezza sotto pelle renda tutto più incandescente, è ora di lasciar andare i diciottenni che eravamo: vivono nel passato e portarli qui nel presente è semplicemente sciocco”.
Nonostante le incomprensioni, le perdite e il dolore inaspettato, Rachele comprende che bisogna saper lasciare andare il passato – che non potrà comunque essere riscritto – per poter riprendere il controllo del proprio presente. Perché le persone evolvono, si modificano e cercano di migliorarsi. Negar loro la possibilità di dimostrarlo vuol dire perdere di vista la felicità.
‘Una piccola formalità’, in libreria con Longanesi dal 29 agosto (296pp, 16,90 Euro) è un romanzo godibile, da leggere tutto d’un fiato che, con una scrittura leggera, ci parla di crescita, riscoperta del sè e rinascita.
Alessia Gazzola
Una piccola formalità
Longanesi, 2023
pp.304, Euro 16,90

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