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Fantascienza

Un virus può stravolgere il mondo? Il romanzo distopico di Tatiana Fomina arriva in libreria

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di Claudia Crapa

Il mondo può essere cambiato? E in che modo potremmo immaginarci di cambiare il mondo e tutta l’umanità? Tatiana Fomina nel suo primo romanzo “Ymani. Il virus che non cambiò il mondo” se lo figura così: un ricercatore genetista russo di nome Peter Zubov, nel disperato tentativo di cambiare l’umanità, si abbandona alla folle idea di creare in laboratorio un virus che uccide i portatori del gene rs4950, chiamato anche gene Alfa, presente in molti uomini di potere e dunque individuato dal genetista come il fautore del declino umano, e si conclude, quasi a chiudere un cerchio allo stesso modo: dopo 80 anni dal tentativo di Zubov di cambiare l’umanità, due ricercatori svizzeri, Marta e Cris si ritrovano a dialogare sulle possibile cause del declino umano e concludono abbandonandosi anch’essi all’idea folle che eliminando le persone, stavolta portatori del gene dell’ostilità, il mondo possa essere salvato.

Il libro inizia introducendoci nella vita del genetista e  narra la storia dell’inizio di una catastrofe innescata da Zubov nel 2021, ed è seguito da un secondo capitolo che attraverso un salto temporale di 80 anni, ci conduce nella vita di Zac e Tati, due ragazzi italiani che uniti dall’interesse comune di scoprire la verità che si cela dietro la catastrofe, intraprendono un viaggio di 3004,3 km, la cui destinazione è Mosca, dove tutto ebbe inizio. Il viaggio intrapreso dai due ragazzi li spinge a conoscersi mentre vivono piacevoli e spiacevoli avventure, incontri e deviazioni.

Il viaggio intrapreso dai due non è solo fisico, ma anche metaforico, la narrazione ci guida infatti all’interno del mondo dei personaggi che intraprendono il loro viaggio alla scoperta di sé e dei propri vissuti problematici. La narrazione è in terza persona e il lessico del testo è semplice, motivo per il quale la lettura risulta molto scorrevole. Il titolo ci suggerisce che in primo piano nella narrazione del libro vi è il tema del virus e del rapporto con l’essere umano, tema che però all’interno della narrazione si perde, e passa in secondo piano rispetto a spiegazioni di incontri, malintesi e disavventure: la narrazione delle dinamiche amorose all’interno del romanzo, per esempio, predominano rispetto alle tematiche suggerite nel titolo.

 

Tatiana Fomina

“Ymani. Il virus che non cambiò il mondo”,

collana Terre di mezzo, Edizioni La Zisa, 2021

pp. 182, euro 16,00

 

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