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Un viaggio di 80 anni

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di Armando Guidoni

Il titolo del libro che sto recensendo è “Uno sguardo nel cuore di Albano e dei Castelli Romani”, una conversazione del giornalista Maurizio Bocci con lo scrittore Aldo Onorati. L’editrice è Controluce, il testo è già in ristampa dopo un mese. Il lavoro di Bocci (egli stesso autore di molti studi storico-sociali sui Castelli Romani) si snoda in una serie di domande provocatorie e stimolanti al personaggio più celebre dei Castelli in fatto letterario: Aldo Onorati. Attraverso la sua vita (egli è nato prima della guerra), lo scrittore narra poco di sé, ma racconta quanto ha osservato nei cambiamenti antropologico-culturali avvenuti in otto decenni non solo nei Castelli, ma a Roma, città che egli ha frequentato assai, prima nella scuola di canto lirico del M° Ranucci, poi nell’Università, quindi come collaboratore ai giornali della Capitale e perché direttore editoriale di una delle maggiori editrici italiane in campo pedagogico-filosofico. Da ultimo, quale collaboratore della Società Internazionale Dante Alighieri. Insomma, da figlio di agricoltori e contadino egli stesso, oste nella famiglia di antica attività enologica; da attento allievo della strada nel vecchio quartiere di Albano (i Sampàveli), a curiosissimo studioso della “paganità” castellana. Fu lui, infatti, che intervenne in prima persona, nel 1995, nella storia lugubre delle “messe nere”, del satanismo nei Castelli, dimostrando, con le sue opere, l’estraneità al culto di satana da parte dei latinissimi castellani.

La perizia giornalistica di Maurizio Bocci ha saputo far toccare a Onorati i più vari aspetti d’un cambiamento epocale che si può estendere in tutta Italia. Insomma, in 80 anni e poco più, si è passati dalla preistoria al futuro. I capitoli partono dalla scoperta del mondo da parte di un fanciullo che è nato prima della guerra e se l’è sorbita tutta coi suoi orrori, passando per la faticosa ricostruzione, nella povertà e nell’indigenza, quando i genitori lesinavano ai figli libertà e coccole, figuriamoci il denaro (e ci sono racconti che dovrebbero leggere i bambini nati in tempo di opulenza e di spreco: ora chiedono vestiti e cose firmate di alto prezzo; prima non c’era né il pane né le scarpe di ricambio, ma il riciclo delle cose e nulla veniva sprecato). Ma in questo piacevolissimo e profondo libro si parla anche dei cambiamenti della mentalità sociale circa il sesso, del Sessantotto, delle diversità fra i Castelli Romani e Roma, le leggende e i dialetti dei Colli Albani e Tuscolani, oltre considerazioni preziose di chi ha lavorato i campi quando l’inquinamento non distruggeva i raccolti e le cose crescevano senza tanti veleni antiparassitari. C’è il vecchio senso della famiglia, la politica, il paesaggio che risponde ai cambiamenti umani e alla speculazione economica; le riflessioni sulla religione e sul modo in cui questa è sentita oggi ed era sentita ieri, le feste patronali, gli ultimi “romani de Roma”, l’invasione delle industrie che hanno asfaltato le vigne e gli orti. Le spiagge tirreniche decenni fa dorate e profumate, oggi ridotte a orribili ammassi di case fin sull’acqua.

Ora, non dobbiamo credere che il libro sia un condensato di nostalgia sul passato, no. Tanto Onorati quanto il suo interlocutore vedono i due rovesci della medaglia, per cui se si parla di ieri si guarda anche all’oggi e al futuro. Sono particolarmente interessanti le pagine in cui Onorati indica le due vie per il domani: quella che potrebbe portarci alla catastrofe e l’altra, che forse farebbe in tempo ancora a salvarci dai disastri di un clima impazzito, di una forma mentis che ci rende predatori del pianeta e non ci fa pensare che tutti siamo parte integrante di una piccola sfera sperduta nel vuoto e senza possibilità di rifornimento. Tuttavia, la visione di Aldo tende al dubbio, perché l’umanità non guarda a un palmo dal suo naso e sfrutta più possibile il presente, senza tener conto che la storia è una freccia tesa al futuro, il quale sarà rappresentato dai nostri figli, nipoti, pronipoti e via via nella lunga catena della vita. Un libro educativo e storico, che dovrebbe essere letto nelle scuole, pure perché gli autori non chiudono alla speranza. Essi hanno fatto proprio il motto: “Pessimismo della ragione, ottimismo della volontà”.

 

Aldo Onorati

Uno sguardo nel cuore di Albano e dei castelli Romani

(Conversazione a cura di Maurizio Bocci)

Edizioni Controluce, maggio 2022

  1. 240, euro 15,00
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