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Un poker di (grandi) donne per John Fante
Tutta la vita, personale e professionale, del grande scrittore americano è sempre stata accompagnata da 4 donne importanti che influirono in maniera determinante sul suo percorso. A partire dalla madre Mary Fante, passando da sua moglie Joyce Smart, fino ad arrivare alla figlia Vickie e alla cugina Giovanna Di Lello, che dal 2006 organizza il Festival a Torricella Peligna, in Abruzzo.
Senza nessuna di loro infatti non esisterebbe neanche il Festival a lui dedicato, giunto alla XIV edizione, in programma dal 22 al 25 agosto 2019.
John Fante avrebbe compiuto 110 anni quest’anno e grazie al John Fante Festival “Il dio di mio padre” capiamo sempre di piu’ quanto il messaggio dello scrittore americano sia ancora oggi molto importante e attuale.
Nella edizione numero 14 sarà proiettato in anteprima nazionale giovedì 22 agosto 2019, “Mon chien Stupide” di Yvan Attal, attore e regista francese che ha adattato “Il mio cane Stupido”, un racconto lungo scritto da Fante in età matura, pubblicato solo postumo e che in Francia, più che in Italia, è considerato un’opera di culto.
Quest’anno ricorrono anche gli 80 anni della pubblicazione di uno dei libri più famosi dello scrittore, “Chiedi alla polvere”, e anche questo come il precedente, affronta il tema delle migrazioni. Un intervento sulle migrazioni di Gad Lerner è in programma sempre giovedì 22 in Piazza dell’Unità.
Fante dedica il suo secondo romanzo a sua moglie Joyce, una straordinaria intellettuale che ha avuto un ruolo decisivo anche nella sua produzione letteraria e che verrà celebrata al Festival con una apposita sezione tutta al femminile.
Il Festival vede tra gli ospiti i figli dello scrittore Jim e Victoria Fante, Sandro Veronesi, che riceverà il premio alla carriera, Yvan Attal, , Elena Stancanelli, Fabio Ferzetti, Luca Briasco, Eleonora Molisani, Simona Baldelli, Maura Chiulli.
Per il programma completo:
http://www.johnfante.org/
Annalisa Nicastro

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