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Lo Zibaldone

Un mattino d’inverno

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di Loredana Simonetti

Un brivido di freddo percorre la lettura dell’ultimo libro di Philippe Vilain, autore di romanzi di grandi successi, una storia senza un lieto fine pur avendo un inizio bello come una favola.

Julie è una tranquilla insegnante francese di letteratura e Dan è americano, riservato. Julie non chiede niente di lui, per paura di scoprirne una parte oscura, perché “ciò che ai suoi occhi dava valore a un uomo era le cose che aveva realizzato nella vita.”

Si sposano con il desiderio di sposarsi e di creare una famiglia, perché “le grandi gioie dicono già tutto e al posto delle parole hanno sorrisi e coriandoli”, una raffinata citazione che sottolinea la leggerezza con cui, a qualsiasi età, si possono affrontare e superare le difficoltà quotidiane.

Nasce Mary, una bellissima bambina, pelle di porcellana e occhi verdi, bambina serena e innamorata del padre che per un lungo periodo lo conosce “attraverso immagini di un ragazzo sbadato e stravagante che le faceva venire voglia di proteggerlo e coccolarlo.”.

Julie conosce poco della vita di Dan, fa qualche viaggio in America, più lungo di una normale trasferta di lavoro, dal quale torna sempre riabbracciando la sua famiglia, senza alcun senso di allontanamento o anestesia del desiderio; forse qualche domanda se la faceva Julie, ma bastava che pensasse alla sua famiglia per convincersi di sentirsi felice e fortunata.

Poi accade una partenza strana: la richiesta di essere accompagnato all’aeroporto, un bacio frettoloso, un peluche regalato a Mary prima di partire – i regali per la figlia erano sempre al ritorno dai suoi viaggi – e una sensazione di malessere improvvisa nel vedere partire il marito.

Dan sparisce nel nulla, senza dare spiegazioni, volontariamente o involontariamente, non se ne ha più notizia.

Inizia allora la ricerca di Julie, attraverso le sue modeste conoscenze dell’attività del marito, fino a scoprire le regole del mondo della clandestinità, sospettando che Dan fosse un agente infiltrato.

Lungo tutto il percorso psicologico di Julie, si avverte la conoscenza dell’uomo che le stava accanto e della personalità complessa che rivestiva quel ragazzo apparentemente riservato e silenzioso.

Molto ben scritto, si partecipa alla lettura al fianco di questa donna colta e appassionata, con l’idea di sostenerla in questa vita ormai sospesa tra l’inquietudine e paura.

 

Un mattino d’inverno
Philippe Vilain
(trad. Diana Di Costanzo)
Gremese Editore
Luglio 2020
pp. 156
€ 16,00

 

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