Lo Zibaldone
Un buon posto dove stare
Francesca Manfredi è una giovanissima autrice che esordisce con questa raccolta di racconti, vincendo il premio “Campiello Opera Prima”. Storie di quotidianità, inquietudini domestiche senza mai una parola di troppo. Si ispira a storie americane di Carver o di Alice Munro. Che sia la casa d’infanzia o un luogo sconosciuto gli spazi di questi racconti rappresentano un punto importante di una esistenza sia di un bambino a cui scompare misteriosamente il padre o ad una anziano che ha perso la memoria o a due amanti che si ritrovano la sera di Natale. Istanti, fotografie regalate al lettore senza giudizi. Ma spalancano una soglia verso l’ignoto che una volta spalancata ci mostra qualcosa che forse non si conosceva , o qualcosa che si è scelto di non conoscere. Tema che lega tutte le storie di “Un buon posto dove stare è quello domestico e familiare come ci dice la stessa autrice “ le case rappresentano un posto fondamentale; sono legata alla strutture delle case perché rappresentano e mantengono quello che succede tra le loro mura, fin da quando ero piccola mi piacevano quelle disabitate. Le case rappresentano e mantengono quello che succede tra le loro mura.
Francesca Manfredi
Un buonposto dove stare
La nave di Teseo, 2017
pp.165, Euro 16,00

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