Lo Zibaldone
Un amico per l’estate? In libreria o in biblioteca
C’è chi lo sceglie grande e pesante, c’è chi piccolo e leggero. Un saggio impegnativo, un romanzo scorrevole, un reportage di viaggio, una guida, un classico oppure un bestseller tra i più venduti?
Quando si va in vacanza si leggono più libri. Durante l’anno, il tempo dedicato alla lettura è limitato: ci sono mille altre attività cui adempiere quotidianamente e alla svelta. Così i libri vengono relegati nell’intervallo che esiste fra queste attività: leggiamo durante un tragitto in metro, in una sosta al bar oppure la sera nel letto, prima di addormentarci. In vacanza, però, tutto cambia: possiamo prenderci una pausa dagli impegni e dedicarci finalmente alla lettura, come anche a quegli hobby che, d’inverno, avevamo trascurato. E così, senza accorgercene, leggiamo di più, promuovendo la lettura sulla scala gerarchica delle nostre priorità. Ognuno di noi decide di portare con sé in vacanza un libro diverso, per tante motivazioni quante persone esistono al mondo. Scegliamo letture che si distinguono per materia e contenuto. C’è chi decide di portarsi i libri più grandi, più pesanti, che d’inverno non riesce a trasportare nella borsa o che fa fatica a tenere aperti in metropolitana. E c’è chi preferisce portarsi quelli più piccoli, sottili e leggeri, perché entrano meglio in valigia. C’è chi sceglie di portarsi i libri più impegnativi, dalle tematiche più riflessive e sconvolgenti, perché con la mente sgombra dai pensieri, sente di poter affrontare meglio una lettura del genere. E c’è chi invece decide di portarsi quelli più semplici, scorrevoli e magari a lieto fine, perché con la mente piena di preoccupazioni, vuole riuscire a distrarsi e riposarsi almeno in vacanza. C’è chi si porta libri inerenti alle località in cui va in villeggiatura, romanzi ambientati lì, libri di viaggio, oppure vere e proprie guide, da sfogliare e risfogliare per sviscerare i luoghi fino in fondo. E c’è chi si porta libri d’avventura, un po’ esotici, che parlano di posti lontani, perché non avendo il tempo o le disponibilità di fare grandi viaggi, ne approfitta per viaggiare con la fantasia. C’è chi si porta libri di nicchia, di specifici autori o argomenti, per stare un po’ solo con sé stesso e con i suoi interessi. E c’è chi invece va in edicola e in libreria in cerca dei bestseller, i libri più venduti, quelli che diventeranno dei veri e propri tormentoni dell’estate, per avere l’opportunità di parlarne con quanti li hanno letti e confrontarsi. E c’è chi in vacanza si porta i libri della biblioteca, da una parte perché è indeciso e non sa quale lettura scegliere, così per non spendere troppi soldi per comprarne molte, preferisce prenderle in prestito; dall’altra perché pensa così di avere la possibilità di far viaggiare i libri stessi, di far muovere anche loro, e sfogliandoli ama immaginare quante persone li hanno toccati e in quanti posti possono averli posati.
Claudia Valenti

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