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Narrativa

Tutto Nero

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di Valentina Tonolo

Tutto nero è il titolo, è lo sfondo, è la frase che accompagna ogni fine capitolo.

Eppure all’interno il bianco, la luce spingono il protagonista ad avere motivazioni valide per rendere l’irrazionale razionale.

La storia si apre con la fine. A flashback si ricostruisce.

Le domande dell’essere-in-vita si muovono parallelamente a quelle dell’essere mortali. Il limite e il superamento del limite si compenetrano e rendono coinvolgenti le vicende di Lorenzo.

Nel pieno dell’adolescenza rimane solo. I suoi genitori muoiono in tempi ravvicinati. Di fronte a interrogativi che non trovano risposte esaustive, reagisce. Non lascia che il dolore o la commiserazione lo abbattano.

Con grande fiuto per gli investimenti finanziari, pur giovanissimo, fa rientrare il lavoro in una promessa fatta ai genitori. I guadagni da promessa-obbligo diventano una missione in cui lo sguardo non rimane vincolato all’interno di un piccolo ed egoistico orizzonte, ma si espande. Per muoversi in tale direzione comprende quanto la condivisione sia importante. Coinvolge gli amici, le persone che gli hanno voluto bene da sempre, che lo hanno sostenuto, rispettato nonostante periodi bui. Li coinvolge in un’impresa innovativa e apparentemente temeraria in cui il denaro può essere usato per creare valore, non per distruggerlo. Rimane fermo, non perde mai di vista la sua missione anche quando la crisi finanziaria mondiale sembra metterlo alla prova. Consapevole delle sue capacità, ambizioso, fiducioso nei suoi propositi positivi riorganizza la situazione.

Al suo fianco sua moglie, sua figlia, il suo gatto nero, trovato per strada, con una cicatrice sul muso a ricordargli la sofferenza e il superamento e ancora gli stessi amici. Tutti lo seguono e si spingono dove gli altri non osano. Promuove una rete di aiuti concreti a chi ne ha bisogno. Si ispira a Muhammad Yunus, premio Nobel per la Pace che ha inventato e concretizzato il concetto di banca solidale.

L’inizio è la fine, ma la fine è l’inizio di qualcosa che può smuovere e addentrarsi in strade poco battute, ma degne di essere seguite. L’esuberante mortalità lascia spazio a una continuità fatta di possibili contro tendenze in cui la dignità delle persone viene salvaguardata in nome della vita iscritta nella totalità.

 

Alberto Beltrame

Verdechiaro edizioni, 2015

Pagg. 160, euro 14,00

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