Giallo
Tutto in una notte
Ci sono libri che ti divorano per la loro azione compiuta in un ritmo narrativo in cui la trama è assoluta protagonista della vicenda; altri ti appassionano per quell’incantesimo sentimentale sprigionato dallo “stream of consciousness” dei suoi protagonisti; altri ancora ti restano per il messaggio che comunicano richiedendoti uno spirito critico che cerca di espandere la storia alla psiche e al contesto che descrivono. Il primo libro di Marco Panella ha invece la straordinaria capacità di intrecciare il tempo narrativo di due azioni narrative parallele, che si dipanano negli esterni di una Roma descritta nei sui particolari più poetici e cruenti – dall’arte alla politica – con un costante flusso interiore della coscienza del protagonista (e di alcuni dei personaggi che ruotano intorno ai suoi occhi o alle sue sensazioni prossemiche) in un andirivieni di flashback e forward tra passato e presente, tra giochi di potere e trame affettive, tra incastri enigmistici e cacce al tesoro di pezzi umani. Accade “Tutto in una notte”, esattamente come il titolo del libro, alla mercé di un intrigo di poteri e vendette in cui il rimorso di un lavoro di troppa responsabilità lascia spazio alla riflessione esistenziale, in cui il trono in cui è cosparso il denaro – che muove gli animi (e non le anime) a livello internazionale – bypassa anche i ruoli dei vertici, in cui il controllo dell’ordine segreto gestito da un ufficio, l’“Ufficio”, che ha le mani su dossier e carte dei più insospettabili cittadini e forze dell’ordine, sfugge di mano al responsabile-capo (conseguentemente suicida) per sfociare in una sorta di micro terza guerra mondiale con strage di innocenti nel pieno della movida trasteverina di piazza Trilussa e Sant’Egidio.
Panella segue l’incalzamento di una scrittura che non scimmiotta nessun noir ma la cui originalità è decisamente sinestetica, lasciando spazio a citazioni bibliche, testi di brani musicali cult, memorie femminili che si intersecano a stati d’animo del protagonista, Giulio Vancurti (ex membro-pedina dei servizi speciali in missioni rischiose a livello internazionale) aggrappato al suo distacco riflessivo che ricerca il senso del suo lavoro e del suo essere, del suo fare e del suo osservare in questa complicata vicenda di droga, armi, spionaggio, terrorismo, revanche e attacchi alle poltrone governative, all’interno di un climax in crescendo ad incastri e produttore di una continua tensione emotiva, sia per l’attore-personaggio incappato in una complessa trama narrativa, sia per lo spettatore-lettore a cui è concessa una pausa solamente nel finale, quando l’ingarbugliata matassa del puzzle si disvela, proprio come nel riordinamento cromatico di un cubo di Rubik, concedendo al protagonista la possibilità di liberarsi da ogni scrupolo residuale di un passato altrettanto contorto. Ma l’happy ending che segue alla carneficina non è che un passo avanti verso il secondo capitolo della storia, che attendiamo dall’autore con curiosità e trepidazione, ambientata magari questa volta all’alba.
Marco Panella
Tutto in una notte
Robin Edizioni , 2019
Pp. 328, Euro 18,00
Collana: Le Giraffe NOIR
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