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Tu che lettore sei?
Tu che lettore sei ? Come leggi?
Nel libro appena pubblicato da Aras edizioni Leggo, dunque sono con interventi di Piero Dorfles, Lella Mazzoli e Paolo Di Paolo quest’ultimo cita due quadri che rappresentano bene il rapporto tra lettore e libro.
Il primo è Il Filosofo che legge del 1734 di Chardin. “Gli abiti sono sontuosi, il libro è largo e massiccio. La lettura come cerimonia” Il secondo del 1776 è la lettrice di Fragonard. “In entrambi i dipinti ciò che emoziona è la concentrazione dei volti. C’è qualcosa di quieto, di sereno forse nell’attenzione che si dedica a un libro: la solennità del quadro di Chardin si scioglie in quello di Fragonard. Se nel primo caso il libro è ingombrante e ponderoso, nell’altro è piccolo e maneggevole. Il filosofo è seduto a un tavolo, la lettrice sprofonda la schiena contro un cuscino. ” Di Paolo aggiunge , “sembrano due maniere infinitamente distanti di leggere, irriducibili, ma un modo di leggere non esclude l’altro. Oggi si legge in modo diverso e lo stesso Di Paolo confessa “ preferisco i libri sparsi sulla mia scrivania, i libri nello zaino, preferisco le orecchie e le sottolineature a matita”; non sarebbe d’accordo con Di Paolo George Steiner recentemente scomparso che criticava la moda del nostro tempo dei volumi da metter in borsa e leggere ascoltando musica o con il televisore acceso.
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