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Cinema

True West. La vita, il lavoro e i tempi di Sam Shepard

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di Giovanni Graziano Manca

Robert Greenfield, già redattore di Rolling Stone a Londra, fornisce nel libro il  profilo fedele ed esauriente dell’americano Sam Shepard, attore, sceneggiatore, drammaturgo, scrittore di lungo corso che in vita, con le sue opere (romanzi, commedie, e cosi via), raccontò le storture della società USA e il declino dell’american dream. Shepard collaboro’ tra l’altro con cineasti come Wenders, Antonioni e Altman: si tratta certamente di un intellettuale di prima grandezza, per gli Stati Uniti, e nel libro di Greenfield, biografia “definitiva” e ben documentata del nostro frutto anche di numerose interviste, riemergono continuamente le qualità shepardiane di uomo libero e ribelle, oltreché di visionario e talentuoso autore. Il titolo del libro fa riferimento a quello di uno dei più significativi testi teatrali di Shepard, “True West”, appunto, che rappresenta uno spaccato di vita americana con scontri tra classi sociali e punti di vista, generazioni, madri, fratelli e  modi di vivere differenti tra loro. Il libro prende le mosse dalla più lontana fanciullezza a Pasadena e dal periodo newyorchese giovanile. Scrive Greenfield: “Senza soldi né prospettive e senza sapere dove dormirà stanotte”, Shepard “non è soltanto uno straniero in una terra molto strana, ma anche il tipico provincialotto allampanato e goffo che è sempre venuto a Manhattan in cerca di fama e ricchezza solo per tornare a casa sgomento e sconfitto dalla città.” Tra le pagine le tournée teatrali, la genesi e i temi trattati nelle varie commedie, i rapporti di Shepard con altri artisti di diversa estrazione, tra essi Patti Smith, Bob Dylan, Joni Mitchell e Jessica Lange. Non stupiscano i nomi di Dylan, Smith e Mitchell all’interno della biografia: di fatto l’arte di Sam Shepard è anche la risultante di una serie di frequentazioni “rock” e di una commistione, quella che intercorre tra la musica, appunto, e il teatro. Uno dei capitoli più intriganti di questo libro è dedicato alla partecipazione di Sam
al tour della dylaniana Rolling Thunder Revue. Sam Shepard venne chiamato da Dylan al suo seguito nell’autunno del 1975 perché avrebbe dovuto scrivere la sceneggiatura di un film, ma durante quel tour (che si tenne praticamente all’insegna dell’improvvisazione) riuscì solamente a scrivere un frammentario diario di viaggio. Non a caso Greenfield rileva che il modo in cui Shepard “si ritrovò in tournée in America con Bob Dylan, Joan Baez, Allen Ginsberg, Rambling Jack Elliot e Joni Mitchell, oltre a un cast cangiante di personaggi secondari, non fu poi così teatrale.” Un’altra pubblicazione memorabile, il libro di Greenfield, per l’editore Jimenez di Roma. La traduzione del testo è curata da Ludovica Marani.

ROBERT GREENFIELD

“TRUE WEST, LA VITA, IL LAVORO E I TEMPI DI SAM SHEPARD”

460 PAGG., EURO 24,00

JIMENEZ EDITORE, ROMA 2023.

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