Lo Zibaldone
Travolti dal caso
Nel giugno del 1929 la scrittrice statunitense Anne Parish è in viaggio in Europa col marito Charles Albert Corliss. I due si trovano a Parigi, sono a tavola e la scrittrice porge al marito una copia di Jack Frost e altre storie di Helen Wood che ha appena acquistato su di una bancarella che si affaccia sulla Senna. Anne gli spiega che quello era uno dei suoi libri preferiti quando era bambina. Quando il marito inizia a sfogliare il libro trova nel risvolto di copertina una scritta a matita: “Anne Parish, 209 North Weber Street, Colorado Springs, Colorado”. Quello è proprio il suo libro, finito chissà come dall’altra parte dell’Atlantico.
Una donna sale su un taxi a Chicago e il guidatore è un uomo albino. Tre giorni dopo sale su di un altro taxi a Miami (quindi a 2000 chilometri di distanza) e trova lo stesso conducente.
Sono solo due dei numerosi esempi di coincidenze di Travolti dal caso, il libro del matematico Joseph Mazur, pubblicato in Italia da Il Saggiatore, che esplora – numeri alla mano – l’affascinante mondo delle coincidenze. Dal calcolo delle probabilità alla legge dei grandi numeri, dal teorema di Bernoulli alla differenza fra risultati e frequenze, Mazur spiega in modo semplice ed efficace perché “se esiste una probabilità, anche minima, che una cosa accada, allora prima o poi è destinata ad accadere a qualcuno, da qualche parte”.
Uno dei modi con cui Mazur supporta la propria tesi è l’esperimento fatto partendo dalla teoria secondo la quale una scimmia che battesse a caso, ma all’infinito, sulla tastiera di un pc finirebbe per scrivere un sonetto di Shakespeare o quantomeno un suo verso. Impossibile? Il 4 agosto 2004 alcuni computer hanno simulato scimmie virtuali intente a dattilografare ottenendo dopo 42 quintilioni di attività la frase: “VALENTINE. Cease to” che corrisponde ai primi diciannove caratteri della prima riga de I gentiluomini di Verona.
Saggio godibilissimo, in perfetto equilibrio fra matematica e filosofia, Travolti dal caso conduce il lettore in un incredibile viaggio nell’universo delle possibile, non senza riferimenti alla letteratura che dall’inesauribile miniera della casualità ha tratto le storie che hanno sedotto miliardi di lettori e spettatori. E in questo percorso interdisciplinare si parla anche della scienza e di quanto la causalità abbia giocato un ruolo fondamentale nel progresso tecnico-scientifico. Se uno schermo di platinocianuro di bario non si fosse trovato nel laboratorio di Wilhelm Conrad Röntgen durante un esperimento con correnti elettriche è probabile che i raggi X sarebbero stati inventati molto più tardi e molte vite non sarebbero state salvate. È successo perché era possibile succedesse e la regola vale anche guardando avanti: tutto ciò che può succedere prima o poi succederà.
Joseph Mazur
Travolti dal caso
Il Saggiatore,2017
238 pag., euro 22,00
recensione pubblicata su Leggere:tutti N°117 Dicembre
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