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Tra Munari e Rodari
di Loredana Simonetti
Le Biblioteche di Roma, con la collaborazione della Corraini Edizioni, hanno organizzato, in occasione del centenario della nascita di Gianni Rodari, una mostra speciale rivolta ad adulti e bambini dedicata a lui e a Bruno Munari, poiché entrambi “hanno preso molto sul serio la giocoleria della vita, hanno liberato immagini e parole che con tanta fatica la nostra tradizione culturale voleva inscatolare e ridurre a schemi rigidi e rassicuranti”, come afferma Paolo Fallai, tenace guida culturale delle Biblioteche di Roma per quattro anni.
Perché dedicare a entrambi e contemporaneamente una mostra? Perché sono nati a poche ore di distanza (con tredici anni di differenza) l’uno dall’altro e perché la collaborazione tra i due ha aperto un varco importante nell’arte e nella fantasia. Ognuno di loro sentiva l’esigenza di riempire un vuoto; Munari, infatti, scrive i primi libri per suo figlio piccolo, mentre Rodari percepisce un vuoto giornalistico durante la sua collaborazione presso il quotidiano “L’Unità”, scrivendo filastrocche per bambini.
E mentre Munari ingegnerizza l’arte con storie diverse da quelle proposte dalla letteratura tradizionale per l’infanzia, Rodari alfabetizza la curiosità innata, alla quale non sempre c’è una risposta precisa, ma sicuramente una nuova risposta c’è.
Un esempio, noto per entrambi, è la storia di Cappuccetto Rosso, che con Munari si trasforma ogni volta che Cappuccetto Rosso cambia colore (in “Cappuccetto Rosso Verde Giallo Blu e Bianco”), e con Rodari diventa una storia nuova e attuale, sbagliandola fin dall’inizio (in “A sbagliare le storie”).
La mostra, aperta con tutte le cautele a seguito del coronavirus, consente laboratori specifici per bambini, i cui risultati vengono esposti su cartelloni, in prossimità delle filastrocche e delle storie presentate alla mostra. Un grande schermo permette ai bambini dei laboratori di seguire le istruzioni per realizzare le immagine presenti nei libri di Munari e Rodari.
Sono esposti negli scaffali della mostra anche i contributi di numerosi autori che sulla scia Munariana, pubblicano periodicamente eccellenti albi illustrati, un esempio per tutti Hervè Tullet.
Tutti i libri di Gianni Rodari esposti sono consultabili purché si è muniti di guanti, mentre nell’attigua libreria – bookshop, si possono sfogliare anche i libri di Munari.
La mostra, TRA MUNARI E RODARI, presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma in Via Nazionale 194, è stata inaugurata il 16 giugno è aperta al pubblico fino al 24 ottobre 2020, con ingresso gratuito.
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