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The Publishing Fair: il primo evento italiano dedicato alla filiera editoriale

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Si terrà a Torino dal 22-24 novembre 2019, The Publishing Fair, il primo evento italiano dedicato alla filiera dell’editoria. Ideata da Marzia Camarda e Lorenzo Armando e patrocinata da Associazione Italiana Editori (Aie), Regione Piemonte e Comune di Torino, l’iniziativa occuperà per tre giorni l’intero palazzo Copernico Garibaldi (Corso Valdocco, 2 – Torino) chiamando a raccolta l’industria editoriale italiana ed esponenti di rilievo dell’editoria straniera.
Diversi gli obiettivi nella testa degli organizzatori: delineare strategie concrete per il comparto, mettere al centro la formazione, creare network tra gli imprenditori e i professionisti del settore per sviluppare il mercato europeo, che poi è anche quello di riferimento a livello globale, con il 60% della produzione editoriale planetaria. Tema della prima edizione saranno soprattutto i comparti dell’editoria non fiction (scolastica, accademica, professionale, saggistica, grandi opere) che rappresentano i due terzi della produzione. Saranno oltre settanta gli appuntamenti tra conferenze, tavole rotonde e workshop formativi, che vedranno protagonisti realtà dell’editoria italiana grandi e meno grandi, come Mondadori, Zanichelli, Giunti, Lattes, Loescher, Einaudi, Vallardi, Mimesis, Chiarelettere, il Mulino, per citare qualche nome. L’apertura al panorama internazionale è testimoniata dalla presenza di marchi come Phaidon, Springer, Pearson, Stanford University. A fare il punto sul settore, in apertura della manifestazione, il 22 novembre, sarà il presidente nazionale di Piccola Industria Confindustria, Carlo Robiglio. La prima giornata della manifestazione ruoterà attorno al tema “How Publishing Works” e tra i temi sotto i riflettori ci sarà proprio il fenomeno emergente degli audiolibri, ma anche l’impatto della rivoluzione digitale sulla produzione di contenuti, le banche dati e la ricerca iconografica, con protagonista Bridgeman. A fornire uno scenario aggiornato del quadro internazionale, suggerendo possibili strategie operative per incentivare l’apertura dell’editoria italiana ai mercati esteri, sarà José Manuel Anta, presidente dell’International Publishing Distribution Association, che sta lavorando alla nascita di un network europeo dedicato all’innovazione editoriale. Sempre nella giornata di apertura, grazie alla Fondazione Bellisario, a The Publishing Fair vedrà la luce un nuovo premio. Si tratta di “Women in Publishing”, un riconoscimento alla carriera, dedicato alle donne che si sono distinte nel mondo dell’editoria.
La seconda giornata della fiera, il 23 novembre (“Education”) sarà dedicata all’editoria scolastica. In apertura ci sarà il confronto tra gli editori e una delegazione della Commissione Cultura e Istruzione del Parlamento, guidata dall’onorevole Alessandro Fusacchia. Obiettivo dell’incontro è stilare un documento programmatico contro gli stereotipi di genere, in vista di una proposta di legge per introdurre la diversity nei libri di testo. Nel resto della giornata i principali editori italiani apriranno la loro cassetta degli attrezzi: la Sei spiegherà come nasce e si realizza un corso di scolastica, mentre Lattes si concentrerà sulla scelta degli illustratori. Tra gli ospiti anche il direttore generale di Loescher, Marco Griffa, che spiegherà i meccanismi alla base della formazione del prezzo di copertina di un libro scolastico. In programma inoltre incontri più focalizzati sul management, come quello di Chiara Montanari, ingegnere che ha coordinato gruppi di una sessantina di scienziati dell’esercito in missione in Antartide, e che ha elaborato il metodo “Antartic Mindset” per gestire efficacemente gruppi in ambienti estremi. Aziende innovative come Waterjug e Viz & Chips offriranno una carrellata sulla realtà aumentata applicata all’editoria.
Domenica 24 novembre il focus sarà su editoria accademica e professionale, con forte proiezione internazionale in particolare per quanto riguarda il comparto delle pubblicazioni scientifiche. È attesa la presenza di Jean-Claude Burgelman dalla Commissione Europea, e ci saranno nomi di spicco come John Willinsky dalla Stanford University, fondatore del Public Knowledge Project ed Eelco Ferwerda, direttore dell’olandese Oapen Foundation. Quanto all’editoria rivolta alle professioni, in questa prima edizione saranno al centro l’editoria medica, giuridica, quella per i manager e gli architetti. Si tratta di settori in cui il digitale ha spesso ormai sopravanzato il cartaceo e in cui focalizzarsi sulla cosiddetta user experience è una priorità per tutti, dalle multinazionali agli editori di nicchia.

Caterina Lucia 

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