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The Outlaws, i Fuorilegge della letteratura

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Un progetto editoriale che pone al centro lo scrittore e il lettore. Nato dall’esigenza di alcune persone di voler fare editoria in modo diverso, di creare occasioni d’incontro tra lettori e belle storie in piena libertà e autonomia.

di Lucia Gandolfi

Ve li presento, sono Nicola Manuppelli: traduttore, scouting, scrittore, Christian Della Vedova: copertinista, grafico, illustratore, Matteo Spinelli: social media creazione e gestione pagine web, Luca Dresda: traduttore, adattatore del doppiaggio, attore live, Giorgia Del Bianco: organizzatrice d’eventi, contatti con le librerie, Claudio Della Pietà: banca e sponsor. Il tour italiano con Robert Ward (Io sono Red Baker – Barney), avvenuto nel 2014 grazie alla collaborazione e all’impegno del gruppo di cui sopra, hanno incontrato i lettori, hanno chiacchierato con loro, un tour che ha toccato una decina di città e circa quindici librerie, ha posto le basi di quello che oggi è un’associazione culturale e una casa editrice nascente. Regola numero uno: le due figure importanti sono gli scrittori e i lettori senza i quali non esisterebbero gli editori, i critici letterari, i distributori e tutte quelle figure che gravitano intorno al libro. Sono i libri che creano gli editori e non il contrario. Le case editrici pubblicano troppi libri, non sempre curati, rimangono sugli scaffali e poi spariscono e questo si può cambiare. I Fuorilegge, vogliono portare le storie ai lettori, pubblicando solo quei libri che ritengono validi, non importa se questi autori non sono famosi, se la storia è bella, se è scritta bene loro la porteranno di libreria in libreria presentandola insieme all’autore: ci metteranno la faccia perché sicuri delle loro scelte. Lo scenario è chiaro, la casa editrice pubblicherà uno, massimo due libri l’anno, saranno proprio loro a curare ogni fase del progetto: la traduzione, la veste grafica, la copertina: il prodotto sarà curato nei minimi particolari e sarà sempre diverso perché sono diverse le storie che raccontano, le emozioni che trasmettono. In questa casa editrice ogni persona ha un ruolo utile, lavoreranno all’interno, non saranno collaboratori ma personale effettivo, gli stampatori, invece, saranno esterni: tutto il contrario di quello che oggi avviene in una qualsiasi casa editrice. James Keaton è il nome del primo Fuorilegge che verrà pubblicato. La traduzione dei racconti è quasi finita, tuttavia il lavoro è ancora lungo. Questo è solo uno dei progetti infatti sono sempre in giro per le librerie, nelle biblioteche, nei locali: ovunque ci siano lettori loro sono presenti. Forse avete partecipato a uno dei loro eventi, The Top Ten ? In diretta skype con autori americani e non solo, anche grazie alla traduzione simultanea, i lettori hanno potuto parlare con gli scrittori dei dieci libri a cui sono più affezionati, sbirciare nelle loro case. Un altro passaggio importante per I Fuorilegge è quello di creare una rete di lettori: lo stanno facendo con queste iniziative e lo faranno ancora di più quando presenteranno i loro libri. Uno alla volta, senza fretta, fino a quando il libro circolerà autonomamente con il passaparola; poi di nuovo da capo con il secondo. Siete una libreria, volete sponsorizzarli, avete un locale, avete uno spazio, e siete interessati a questo progetto? vi sentite un po’ Fuorilegge anche voi? contattateli:

claudiodellapieta@gmail.com

delbiancogiorgia@gmail.com

nicolamanuppelli@gmail.com

www.christiandellavedova.com

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