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Lo Zibaldone

Tarantella Nera

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di Paquito Catanzaro

“Nel momento in cui pensavo di essere morto, è iniziata la mia vita”. Con queste parole inizia  il romanzo Tarantella nera.

Protagonista di questa storia dalle tinte forti è Salvatore, un giovane tossicodipendente la cui vita viene sconvolta dall’omicidio di Joe, compagno di sventura all’interno della comunità di recupero per tossici “San Giovanni Battista” di Napoli che, per un mero caso, viene fatto fuori nella sala d’aspetto di un ospedale, durante un controllo di routine. Scatta, implacabile, la vendetta di Salvatore che, afferrando una pistola lasciata incustodita, fa fuoco su uno dei due sicari, rei di aver ammazzato il suo amico. Di lì la fuga e la necessità di cominciare una nuova vita, guidato dalla rabbia e da una sete di vendetta che lo accompagnerà per tutta la storia.

Come in una partita a scacchi, Mario De Simone fa muovere il suo personaggio, spostandolo con grande attenzione tra i vicoli di Napoli e dell’entroterra limitrofo.

Per far perdere le proprie tracce, Sal si confonde tra le migliaia di extracomunitari che affollano la zona della stazione centrale di Napoli. In un piccolo albergo, con in tasca i contanti sottratti con furbizia e un pizzico di vigliaccheria, alla nonna di Joe, e con al fianco un cane di nome Pocho, il ragazzo pianifica la sua vendetta, gettandosi a capofitto nella ricerca dell’altro killer. Evoca, durante questo percorso, il suo passato: la prima canna, il primo ago che gli penetra una vena, gli amici d’infanzia divenuti galeotti e quelli passati a miglior vita, come suo fratello Enzo, divenuto carabiniere e morto in servizio proprio per difendere quel fratello minore che, a distanza di anni, crede di aver trovato finalmente uno scopo nella propria vita. O forse solo l’ennesima illusione.

Altro personaggio principale è Carmen, giovane donna con l’hobby per la fotografia e figlia mai riconosciuta del boss don Petrone, uomo d’onore all’antica. Che crede nel valore dell’amore, della discrezione, dell’unità familiare e arriva a testare la fedeltà di Sal con un giuramento piuttosto pittoresco ma tutt’altro che artefatto.

Non si può svelare altro della trama di un romanzo che ha la capacità di scuotere il lettore riportando alla mente immagini forse già viste in tv, ma non soltanto nel patinato mondo delle fiction. È storia vera che diviene romanzo. È una Napoli stereotipata, magari, ma assolutamente reale nella quale si muove un ragazzo desideroso di vendicare un amico, un fratello e riprendere in mano la propria vita. Quella iniziata nel momento in cui pensava di essere morto.

Mario De Simone

Tarantella Nera

Ad Est dell’equatore, 2017

pp.174, Euro 12,00

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